Coronavirus: quando l’alleanza scuola – famiglia funziona anche a distanza

Scuola-Famiglia quell’alleanza educativa che funziona anche a “distanza” e diventa utile anche per gli altri. La storia è quella dell’Istituto Comprensivo Ceretolo di Casalecchio Di Reno (BO), guidato dal Dirigente Scolastico Enrico Battisti, che davanti all’emergenza Coronavirus, nella sua task force, ha trovato la straordinaria collaborazione di Gabriele Santomaggio, Senior Software Developer in SUSE e e papà di uno degli alunni della scuola primaria, che, mettendo a disposizione le sue competenze, ha dato un grandissimo contributo nella sistematizzazione della didattica distanza.

LA STORIA – “Gabriele Santomaggio – spiega il Dirigente Battisti – all’inizio dell’anno si è candidato per organizzare corsi di formazione e aggiornamento per i docenti della scuola primaria e un corso di coding per gli alunni della primaria, tutto a titolo gratuito. Grazie a lui in accordo con i docenti sono stati possibili anche degli incontri aperti alle famiglie e agli studenti sui pericoli della DeepWeb e DarkWeb.” Un buon esempio di alleanza educativa in cui il senso del noi prevale sull’interesse individuale.

“La mia azienda mette a disposizione delle ore per il volontariato e disseminazione – sottolinea Santomaggio – ma di fondo c’è l’idea, in cui credo e ho sempre creduto, che il know-how non va tenuto per sé, ma condiviso. Ciò che è semplice per me, potrebbe essere difficile per gli altri e così mi dedico a dare un contributo ad alfabetizzare chi mi sta intorno. L’ignoranza nel senso etimologico del termine in relazione alla tecnologia e il digital divide sono due fenomeni dilaganti che intendo contrastare”. Una risorsa, quella di Santomaggio, che un attento leader educativo come il Dirigente Battisti non poteva lasciarsi scappare e che in emergenza Coronavirus ha messo a disposizione dell’ambito.

“Quando sono arrivato in questa scuola – spiega Battisti, vincitore dell’ultimo concorso per dirigenti e corsista Tuttoscuola – Google Classroom era parzialmente attiva e parzialmente usata. Da settembre a dicembre l’abbiamo attivata per tutte le classi della secondaria e della primaria per poi estenderla, causa emergenza Coronavirus, anche all’infanzia.” Una piattaforma comune per tutta la scuola e ben sistematizzata. “Santomaggio – prosegue Battisti – sta conducendo dei corsi di formazione gratuiti per tutti i docenti della scuola, in questo modo anche i precari che non usufruiscono della carta del docente, possono apprendere a costo zero e dopo un confronto con i dirigenti dell’Ambito 3 abbiamo organizzato un incontro formativo, aperto ai DS e agli animatori digitali per illustrare la nostra buona pratica e rispondere a dubbi e perplessità.”

DIDATTICA A DISTANZA E I CONSIGLI DELL’ESPERTO

– NIENTE PAURA – “Non abbiate paura – spiega Santomaggio, rivolgendosi ai docente – qualunque pulsante di GSuite e Google Classroom non è collegato al lancio di un missile, quindi, tentate: sarà un’occasione per imparare e capire come funziona”. Il papà ironizza, ma il timore di sbagliare è ciò che sta riscontrando moltissimo nei corsi che sta seguendo.

– UNICA PIATTAFORMA – “Seguite le linee del dirigente – aggiunge – perché usare la stessa piattaforma consentirà agli alunni e alle famiglie di non entrare in confusione. È importante sistematizzare, anche per scambiarsi materiali e buone pratiche”.

– APPRENDERE E LAVORARE IN TEAM – “Se potete – prosegue Santomaggio – create dei gruppi di lavoro da quattro o cinque persone per confrontarsi e imparare insieme.”

– IL LAVORO DEVE “SCALARE” – “Mail e whatsapp sono due strumenti che rispondono ad un bisogno immediato – sottolinea l’esperto – ma non “scalano”, significa che non ottimizzano il lavoro. Investire energie nell’uso di una piattaforma per la didattica a distanza permette di raggiungere l’obiettivo e di conservare le attività”. In sostanza, meglio stringere i denti oggi e lavorare comodi domani? “Sì – conclude – dopo l’impatto iniziale, vi assicuro che l’organizzazione delle attività vi risulteranno più facili da fare.

Insomma, a fronte degli ultimi dati, mentre il virus “cattivo” piano piano si arresta, quello delle buone pratiche si diffonde perché #lascuolanonsiferma e solo grazie “All’immenso lavoro di tutti i docenti – chiude Battisti – e straordinaria collaborazione di tutte le famiglie nel supportare i propri figli”. 

Insomma, a fronte degli ultimi dati, mentre il virus “cattivo” piano piano si arresta, quello delle buone pratiche si diffonde perché #lascuolanonsiferma e solo grazie “All’immenso lavoro di tutti i docenti per garantire  il diritto allo studio dei nostri studenti e la straordinaria collaborazione di tutte le famiglie nel supportare i propri figli. 
 
Un ringraziamento particolare inoltre – conclude Battisti –,  va fatta all’associazione genitori Ceretolo che, supportando la scuola  con co-finanziamenti ingenti, permette alle famiglie più in difficoltà di superare il gap di “digital divide”, al sig. Ruggero Costa che sta fornendo un validissimo aiuto in remoto a molti alunni con inconvenienti tecnici e, non ultimi, al DSGA, al personale ATA e tutti i collaboratori scolastici che, in prima linea, tengono aperta la scuola per consegnare i nostri computer in comodato d’uso agli alunni che ne hanno bisogno. Insomma un vero esempio di comunità educante”.