Continua il calo dei nati: 17 mila in meno. Prossimi effetti sulla popolazione scolastica

L’ISTAT ha pubblicato i dati completi della popolazione residente, comprensiva degli italiani e degli stranieri, relativamente all’intero anno 2015.

Vi è la conferma della progressiva diminuzione delle nascite, già rilevate l’anno scorso, quando, dopo tantissimi anni, il numero dei nati era sceso sotto il mezzo milione (esattamente 496.627) con un calo, rispetto al 2013, di 12.426 unità (-2,4%).

Il decremento nel 2015 è stato ancora maggiore: 17.016 nati in meno, pari ad una flessione, ancora più consistente, del 3,4%.

Si tratta di un fenomeno di denatalità che prossimamente avrà ripercussioni sulla consistenza della popolazione scolastica e dell’organizzazione delle scuole. Quei quasi 30 mila non nati negli ultimi due anni valgono 1.500 classi di primaria in meno.

Fino al 2008 e 2009 la tendenza complessiva era stata di incremento delle nascite, poi era cominciata la denatalità che progressivamente ha svuotato le culle (90 mila nati in meno dal 2008 al 2015) e progressivamente lascerà moltissimi banchi vuoti.

Il maggior decremento degli ultimi due anni è derivato anche dal fatto che l’aiutino che veniva dalle nascite di bambini stranieri è venuto a mancare, a causa di un parallelo decremento del numero dei nati da genitori stranieri.

Nel 2015 i nati stranieri sono stati 70.053, cioè 3.507 in meno (-4,8%) rispetto al 2014, quando il decremento, rispetto al 2013, era già stato di oltre 4 mila unità.

Complessivamente con i nati italiani e stranieri tra il 2014 e il 2015 le regioni del Nord Ovest hanno registrato una denatalità del 3,6% (4.777 nati in meno). Anche nelle regioni del Nord Est il decremento è stato del 3,6% (3.431 nati in meno). Al Centro la denatalità è stata più consistente: il 5% con 4.873 nati in meno.

Il Sud ha registrato il minor indice di denatalità (1,9%) con 2.189 nati in meno. Da notare che nelle regioni meridionali come quelle insulari, dove la presenza straniera è notoriamente molto più ridotta, si è registrato un aumento di nascite di bambini stranieri (+1,3%). Le Isole hanno avuto 1.746 nati in meno (-3,1%) rispetto al 2014.

Con questo trend, quindi, l’effetto della denatalità sulla scuola colpirà maggiormente il centro-nord.