Concorso: Abilitandi e specializzandi da ammettere con riserva?

È stata prassi seguita spesso dal ministero dell’istruzione per gli accessi alle graduatorie e ad alcuni concorsi per titoli ammettere con riserva i candidati che avevano in corso di perfezionamento il conseguimento del titolo richiesto. Il conseguimento del titolo nel corso della procedura concorsuale consentiva di sciogliere la riserva positivamente e di consentirne il prosieguo.

Per questo concorso no. Nessuna riserva, anche se sono tanti i candidati che, impegnando tempo e risorse economiche non indifferenti, sono ormai vicini alla meta finale che, però, con tutta probabilità non riusciranno a conseguire entro il termine del 30 marzo 2016, ultima data utile per presentare domanda di accesso al concorso.

I bandi sono chiari: “Alla presente procedura concorsuale è ammesso a partecipare, ai sensi dell’articolo 1, comma 110 della Legge, esclusivamente il candidato in possesso del titolo di abilitazione all’insegnamento, conseguito entro la data di scadenza del termine per la presentazione della domanda”. La stessa previsione vale per il possesso del titolo di specializzazione per i candidati al concorso per posti di sostegno.

Quel comma 110 della legge, tuttavia, non prevede né esclude la riserva di ammissione.

Da qui la richiesta da parte di molti di aprire una legittima prospettiva, caso mai fissando un termine massimo per sciogliere la riserva, del tipo: titolo da conseguire prima delle prove orali.

Intanto l’Anief ha annunciato ricorsi per far partecipare i laureandi o specializzandi SFP o AFAM o PAS, che stanno per conseguire un titolo dopo un percorso universitario a qualche mese dalla scadenza delle domande di partecipazione, o ancora dei docenti abilitati che stanno frequentando il corso di specializzazione per il TFA sostegno, a numero chiuso, o degli abilitati all’estero che attendono il riconoscimento del titolo da Viale Trastevere.