Roadmap della riforma. Il merito dei docenti/2

Dopo avere costituito il Comitato di valutazione (http://www.tuttoscuola.com/cgi-local/disp.cgi?ID=36574), la premialità per il merito professionale degli insegnanti è pronta a decollare.

Fase 3A decorrere dal 2016 viene costituito presso il Miur un apposito fondo del valore di 200 milioni di euro all’anno. La somma, definita bonus, è destinata a valorizzare il merito del personale docente di ruolo delle istituzioni scolastiche di ogni ordine e grado e ha natura di retribuzione accessoria (comma 127).

Fase 4Con decreto del Ministro il fondo viene ripartito tra gli Uffici scolastici regionali, in proporzione al numero di docenti di ruolo presenti sui posti della dotazione organica (posti comuni, sostegno, Irc), tenendo conto anche di fattori di complessità e delle aree a rischio educativo.

 

Fase 5Il fondo viene ulteriormente ripartito con i medesimi criteri tra le istituzioni scolastiche del territorio. Tenendo conto che attualmente le istituzioni scolastiche sono 8.382, l’importo del bonus a disposizione di ogni istituzione scolastica è mediamente di 23.850 euro. Importo che dovrebbe ridursi ulteriormente perché sono da comprendere nella premialità anche i docenti dei 126 CPIA per l’istruzione degli adulti.

Per la valorizzazione del merito del personale docente è istituito presso il Ministero dell’istruzione, dell’università e della ricerca un apposito fondo, con lo stanziamento di euro 200 milioni annui a decorrere dall’anno 2016, ripartito a livello territoriale e tra le istituzioni scolastiche in proporzione alla dotazione organica dei docenti, considerando altresì, i fattori di complessità delle istituzioni scolastiche e delle aree soggette a maggiore rischio educativo, con decreto del Ministro dell’istruzione, dell’università e della ricerca.(comma 126).

Fase 6Il Comitato definisce autonomamente i criteri per l’attribuzione del bonus, a cominciare dalla quantità di quote del fondo da assegnare (e, quindi, dell’entità del bonus individuale).

I criteri che il Comitato deve definire attengono a tre aree dell’attività professionale dei docenti: la qualità dell’insegnamento, i risultati ottenuti, le responsabilità assunte.    

Il comitato individua i criteri per la valorizzazione dei docenti sulla base:

    a) della qualità dell’insegnamento e del contributo al miglioramento dell’istituzione scolastica, nonché del successo formativo e scolastico degli studenti;

     b) dei risultati ottenuti dal docente o dal gruppo di docenti in relazione al potenziamento delle competenze degli alunni e dell’innovazione didattica e metodologica, nonché della collaborazione alla ricerca didattica, alla documentazione e alla diffusione di buone pratiche didattiche;

    c) delle responsabilità assunte nel coordinamento organizzativo e didattico e nella formazione del personale. (comma 129)

Criteri? Come? Quali? Con quale peso?

A titolo di esempio, possono essere definite alcune linee operative.

– È opportuno definire preliminarmente la quantità annua precisa di docenti da premiare. 

– Se l’istituzione scolastica è un istituto comprensivo, è opportuno riservare una quantità di bonus ad ogni settore (infanzia, primaria, secondaria di I grado) in proporzione al numero dei docenti addetti. 

– I criteri possono essere accompagnati da un punteggio ben determinato oppure da un range di punti (da un minimo di …a un massimo di..) fermo restando che compete al dirigente scolastico il potere discrezionale di dare applicazione ai criteri. 

– Le tre aree indicate al comma 129 e individuate dalle lettere a), b) e c)  possono avere lo stesso peso/valore oppure possono avere pesi diversi.

  1. L’area a) prevede tre possibili interventi valutativi che attengono particolarmente all’aspetto professionale e didattico individuale:

a1. qualità dell’insegnamento (indicatore: pareri di alunni, famiglie, colleghi, …).

a2. contributo al miglioramento dell’istituzione scolastica (indicatore: partecipazione attiva a progetti….)

a3. successo formativo e scolastico degli studenti (indicatore: media finale della/e classi nella disciplina d’insegnamento. Incremento della media rispetto al 1° quadrimestre. Prove Invalsi).

 

  1. L’area b) prevede tre possibili interventi valutativi che attengono prevalentemente all’aspetto professionale e didattico collettivo o di gruppo:

b1. risultati ottenuti in relazione al potenziamento delle competenze degli alunni (indicatore:  esiti misurabili di attività finalizzate al potenziamento …)

b2. risultati ottenuti in relazione al potenziamento dell’innovazione didattica e metodologica (indicatore: attività di ricercatore, pubblicazioni …).

b3. collaborazione alla ricerca didattica, alla documentazione e alla diffusione di buone pratiche didattiche (indicatore: attività di partecipazione ai relativi progetti  ….).

 

  1. L’area c) attiene a due attività di natura organizzativa:

c1. responsabilità assunte nel coordinamento organizzativo e didattico (indicatore:  attività di collaboratore, vicario, segretario del collegio docenti,….).

c2. nella formazione del personale (indicatore: attività di tutor, di formatore …).

 

Fase 7Il dirigente scolastico assegna ogni anno il bonus ad una quota di docenti della scuola sulla base dei criteri individuati dal Comitato.

L’assegnazione del bonus deve essere sostenuta da adeguata motivazione che si somma ai requisiti della trasparenza e della pubblicità.

Il dirigente scolastico, sulla base dei criteri individuati dal comitato per la valutazione dei docenti, istituito ai sensi dell’articolo 11 del testo unico di cui al decreto legislativo 16 aprile 1994, n. 297, come sostituito dal presente articolo, assegna annualmente al personale docente una somma del fondo di cui al comma 126 sulla base di motivata valutazione (comma 127).

 

Fase 8Al termine del primo triennio di applicazione della normativa sulla valutazione degli insegnanti, gli USR inviano al Ministero una relazione sui criteri adottati dalle istituzioni scolastiche per la valutazione del merito degli insegnanti.

Ciò significa che gli USR dovranno raccogliere dalle istituzioni scolastiche due distinte informazioni: i criteri valutativi definiti all’inizio del triennio e le verifiche delle loro applicazioni registrate nell’arco di tempo interessato.

Se, oltre ai criteri valutativi definiti dal Comitato, saranno previste verifiche del processo attuato, sarà opportuno che, per tempo, in sede regionale e centrale vengano definite modalità uniformi di rilevazione.   

Al termine del triennio 2016-2018, gli Uffici scolastici regionali inviano al Ministero dell’istruzione, dell’università e della ricerca una relazione sui criteri adottati dalle istituzioni scolastiche per il riconoscimento del merito dei docenti di cui all’articolo 11 del decreto legislativo 16 aprile 1994, n. 297, come modificato dal comma 129 (comma 130).

 

Fase 9Dopo il primo triennio di applicazione del nuovo sistema di valutazione, un apposito Comitato tecnico-scientifico, nominato dal Ministro, predispone linee guida per la valutazione a livello nazionale del merito dei docenti, sulla base delle relazioni degli Uffici Scolastici Regionali, previo confronto con le rappresentanze di categoria.  

Sulla base delle relazioni ricevute, un apposito Comitato tecnico scientifico nominato dal Ministro dell’istruzione, dell’università e della ricerca, previo confronto con le parti sociali e le rappresentanze professionali, predispone le linee guida per la valutazione del merito dei docenti a livello nazionale. Tali linee guida sono riviste periodicamente, su indicazione del Ministero dell’Istruzione, dell’università e della ricerca sulla base delle evidenze che emergono dalle relazioni degli Uffici scolastici regionali. (comma 130).

   

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Le altre schede sulla roadmap della riforma già pubblicate:

Roadmap della riforma. Immissioni in ruolo/1 http://www.tuttoscuola.com/cgi-local/disp.cgi?ID=36548

Roadmap della riforma. Immissioni in ruolo/2 http://tuttoscuola.com/cgi-local/disp.cgi?ID=36550

Roadmap della riforma. Le immissioni in ruolo/3 http://www.tuttoscuola.com/cgi-local/disp.cgi?ID=36551

Roadmap della riforma. Incarichi di docenza/1 http://www.tuttoscuola.com/cgi-local/disp.cgi?ID=36554

Roadmap della riforma. Incarichi di docenza/2 http://www.tuttoscuola.com/cgi-local/disp.cgi?ID=36558

Roadmap della riforma. Il POF triennale/1 http://www.tuttoscuola.com/cgi-local/disp.cgi?ID=36564

Roadmap della riforma. Il POF triennale/2 http://www.tuttoscuola.com/cgi-local/disp.cgi?ID=36566