Dl scuola a rischio, si dimette il presidente Galan (Pdl)

Sul nodo coperture saltano le larghe intese e si dimette il relatore in commissione Giancarlo Galan (Pdl).

E’ lo stesso Galan a spiegare: “Il mio è stato un gesto di coerenza: non è ipotizzabile che il relatore di una legge sia un parlamentare che poi vota contro quella legge“.

Il nodo è “uno solo: la copertura finanziaria – aggiunge Galan – C’erano due alternative, la prima era quella di rendere ricco lo Stato e povero il cittadino con una nuova tassa che aumentava le accise su birra e alcool deprimendo un mercato con 500 produttori. Una scelta che avrebbe portato 240 milioni e una copertura insufficiente. L’altra è quella da me proposta. Si sarebbe reso meno ricco lo Stato e la copertura sarebbe arrivata imponendo a Poste Italiane, detenute al 100% dallo Stato, di assoggettare alcuni suoi prodotti all’Iva esattamente come succede alla sua concorrenza. L’Iva sarebbe stata, spiega, sulla cosiddetta posta massiva. Una misura che non gravava sui cittadini, rispondeva a uno dei rilievi preciso della Ue, era in linea con le richieste dell’Antitrust, rendendo anche un po’ di giustizia, perché è troppo facile competere quando si parte con un 22% di vantaggio“.

Dopo “estenuanti trattative con  il Governo – afferma ancora –, il ministero dell’Economia ha imposto ai componenti Pd della commissione di votare a favore della prima soluzione. Ho perso svariate ore in colloqui estenuanti con il Governo e ora ho due preoccupazioni: che non vada perso il lavoro svolto dalla commissione con la straordinaria misura di giustizia verso gli studenti introdotto con il bonus maturità e i tanti altri emendamenti positivi a un provvedimento oggettivamente mediocre. Visto che per dialogare, in un estenuante tira e molla con il governo sono stati dedicati quattro giorni, ora voglio riflettere un moment anche con il partito. E’ evidente, in linea con le posizioni liberali e con le linee programmatiche del Pdl che così io voterò contro“.

Una domanda mi giunge spontanea – conclude Galan –: esiste il ministero dello Sviluppo economico? E se esiste dov’è? Forse a tutela dell’ordine di acquistare Alitalia impartito a Poste Italiane“.