Santerini (Sc) presenta emendamento per l’inclusione scolastica

“Scelta Civica propone un emendamento al decreto Scuola, in linea con le osservazioni delle federazioni Fand e Fish, per rendere stabile la formazione degli insegnanti nel campo dell’inclusione scolastica e investire su questa linea. L’Italia non ha un sistema di formazione in servizio. Dotare gli insegnanti di competenze adeguate è dunque fondamentale se vogliamo alzare i bassi punteggi evidenziati anche dall’Ocse, secondo cui in Europa siamo il fanalino di coda in educazione alla lettura e alla scrittura“. Lo rende noto il capogruppo di Scelta Civica in commissione Cultura della Camera, Milena Santerini, a proposito del decreto Scuola all’esame della Commissione Cultura di Montecitorio.

Va potenziata la formazione delle discipline di base – sottolinea Santerini, prima firmataria dell’emendamento – attraverso l’inclusione di tutti nonché l’insegnamento dell’italiano agli alunni di cittadinanza non italiana, nuova frontiera dell’integrazione. La formazione dei docenti è un dovere oltre che un diritto. La presenza in classe di tante esigenze differenti e bisogni particolari degli alunni-studenti (disabilità, disturbi di apprendimento, svantaggio socio-culturale) richiede una formazione specifica sull’integrazione che non può essere lasciata alla buona volontà degli insegnanti“.

L’8 ottobre i due network di Fand (Federazione Associazioni Nazionali Disabili) e Fish (Federazione Italiana Superamento Handicap) avevano diffuso un comunicato in cui rivendicavano l’elaborazione di un emendamento finalizzato a coniugare le due esigenze della formazione dei docenti sulle didattiche inclusive e il giusto coinvolgimento delle organizzazioni sindacali. Vi si prevede da un lato che il ministero dell’Istruzione, dell’Università e della Ricerca sia tenuto a garantire la formazione dei docenti curricolari sulle didattiche inclusive degli alunni con disabilità e con altri bisogni educativi speciali, dall’altro che tale attività sia oggetto di specifica contrattazione fra Miur e organizzazioni sindacali.