Esplode la domanda di tempo pieno, e il sistema… implode

Chiedete e vi sarà dato“. Forse. E i genitori chiedono, anche in buona fede.

È la domanda di tempo pieno a 40 ore settimanali nella scuola primaria, che in questi giorni si sta riversando in quantità industriale sulle segreterie delle scuole. Ma non potrà verosimilmente essere accolta per intero (ci sono limiti obiettivi di organico, di spazi attrezzati e di servizi di mensa), lasciando deluse molte famiglie.

E’ scoppiata una irrefrenabile voglia di tempo pieno su tutto il territorio? Non solo. La domanda è lievitata anche per l’azione condotta da associazioni di genitori e da sindacati e associazioni di sinistra che perseguono l’obiettivo di far esplodere la domanda di tempo pieno, mettendo alle corde l’Amministrazione scolastica, impossibilitata a soddisfare un numero troppo elevato di richieste.

L’obiettivo politico di questa azione pro tempo pieno non sembra tanto quello di ottenere quel che si domanda (il tempo pieno), quanto di frapporre ostacoli politici alla realizzazione di interventi di riordino ordinamentale del sistema e (visto che si annunciano già ricorsi in caso di mancato accoglimento della richiesta) di far implodere il sistema.

La circolare sulle iscrizioni per il 2009-10, infatti, prevede come tutti gli anni che il tempo pieno si può attivare solamente in presenza delle disponibilità di organico e delle necessarie strutture e servizi (a carico questi ultimi dei Comuni).