Cdm cambia le superiori. Gelmini: Epocale

Il Consiglio dei Ministri ha definitivamente approvato i tre decreti presidenziali che, dal prossimo anno scolastico (2010-2011), riformano l’istruzione superiore con il riordino di licei, istituti tecnici e istituti professionali.

La riforma delle scuole superiori (licei, istituti tecnici e professionali) partirà solo dalle classi prime, come hanno chiesto le commissioni parlamentari, i sindacati e il Consiglio nazionale della pubblica istruzione.

Ma per conseguire i risparmi previsti dalla legge 133 del 2008,all’articolo 64, in tutti gli indirizzi fin dal prossimo anno, ci sarà un taglio delle ore che riguarderà seconde, terze e quarte classi. Le ore si  ridurranno a 32 al massimo in tecnici e professionali e a 30 nei licei per terze e quarte, 27 per le seconde. I criteri per la decurtazione sono già stati stabiliti: saranno toccate le materie che hanno 99 o più ore annue, quindi quelle fondanti. Comunque ciascuna di esse non potrà essere tagliata per più del 20%.

Si tratta, spiega in una nota il ministero dell’Istruzione, di una “riforma epocale” che partirà dal 2010 e che “segna un passo fondamentale verso la modernizzazione del sistema scolastico italiano”.

L’impianto complessivo dei licei, infatti, risale alla legge Gentile del 1923.  Con questa riforma, aggiunge il ministro dell’Istruzione Mariastella Gelmini, si vuole: “Fornire maggiore sistematicità e rigore e coniugare tradizione e innovazione; razionalizzare i piani di studio, privilegiando la qualità e l’approfondimento delle materie; caratterizzare accuratamente ciascun percorso liceale e articolare il primo biennio in alcune discipline comuni, anche al fine di facilitare l`adempimento dell`obbligo di istruzione e il passaggio tra i vari percorsi; riconoscere ampio spazio all`autonomia delle istituzioni scolastiche e infine consentire una più ampia personalizzazione, grazie a quadri orari ridotti che danno allo studente la possibilità di approfondire e recuperare le carenze”.

Alla riforma dei licei si accompagna quella dell’istruzione tecnica e professionale che, evidenzia il Ministero, “era attesa da quasi 80 anni”. Le norme introdotte con i nuovi Regolamenti riorganizzano e potenziano questi istituti a partire dall’anno scolastico 2010-2011 come scuole dell’innovazione.