Giacomo Zagardo, ricercatore dell`Isfol esperto di sistemi scolastici europei, intervenendo nel dibattito in corso sull’Ici/Imu a carico delle scuole paritarie, suggerisce di guardare a quanto sta avvenendo nel Nord Europa in materia di finanziamento del sistema educativo.
“Sotto il profilo di un allargamento del concetto di istruzione pubblica”, dice Zagardo in un’intervista al quotidiano ‘Avvenire’, “negli ultimi due decenni, il mondo scandinavo è stato un interessante laboratorio di innovazione. Già vent`anni fa in Svezia è stata introdotta la rivoluzione della scelta, con un programma di voucher che consentiva alle scuole libere (friskolor) di ricevere finanziamenti dalle autorità locali. Anche queste scuole fanno parte del sistema scolastico pubblico e, pertanto, ne condividono i fondi con similari criteri di ripartizione. Il loro costo pro capite a livello di istruzione obbligatoria comporta un risparmio per la collettività di almeno il 7% rispetto alle scuole municipali“.
Secondo il ricercatore dell’Isfol il sistema dei voucher adottato in Svezia ha prodotto buoni risultati favorendo una migliore disposizione al miglioramento nella scuola pubblica. “Le novità adottate nel settore privato hanno indotto le scuole statali ad innovare a loro volta. Si potrebbe in questo caso parlare di un circolo virtuoso“.
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