Voto in condotta, la riforma è legge. Alla Primaria tornano i giudizi sintetici. Valditara: ‘Miglioriamo la valutazione’

È stata definitivamente approvata dalla Camera dei deputati la riforma del voto in condotta e della valutazione alla Primaria. La legge approvata dal Parlamento rappresenta un passaggio fondamentale per la costruzione di un sistema scolastico che responsabilizzi i ragazzi e restituisca autorevolezza ai docenti”, dichiara il Ministro dell’Istruzione e del Merito, Giuseppe Valditara. “Ringrazio i gruppi parlamentari di maggioranza per questo importante risultato. Con la riforma, il comportamento degli studenti peserà ai fini della valutazione complessiva del percorso scolastico e dell’ammissione agli esami di Stato. Cambia l’istituto della sospensione, vi sarà più scuola e non meno scuola per lo studente che viola le regole della civile convivenza; per i casi più gravi vi sarà l’impiego in attività di cittadinanza solidale. Il nostro obiettivo è sostenere il lavoro quotidiano dei docenti e di tutto il personale scolastico perché ai giovani siano chiari non solo i diritti ma anche i doveri che derivano dall’appartenere a una comunità, a iniziare dal dovere del rispetto verso l’altro. Nella scuola Primaria – prosegue Valditara – tornano i giudizi sintetici, da ottimo a insufficiente, molto più comprensibili dei precedenti livelli, miglioriamo così la comunicazione con le famiglie e al tempo stesso l’efficacia della valutazione. La scuola rimane il perno di un’educazione attraverso la quale si può costruire una società migliore. Continuiamo con orgoglio il cammino di riforme intrapreso”.
 
“Con la riforma del voto in condotta – conclude Valditara – si ripristina l’importanza della responsabilità individuale, si dà centralità al rispetto verso le persone e verso i beni pubblici e si ridà autorevolezza ai docenti”.

Sul voto in condotta lo stesso ministro Valditara aveva fornito delle anticipazioni in un’intervista a Rai Radio Uno: “Una parte sarà sicuramente operativa per l’anno scolastico in corso“, aveva dichiarato infatti il ministro, suggerendo che le scuole dovranno adattarsi rapidamente ai cambiamenti previsti.

Sanzioni per Comportamenti Violenti

Un aspetto significativo della riforma è rappresentato dalle sanzioni previste per gli atti violenti nei confronti del personale docente. “Andiamo a sanzionare i comportamenti violenti, in particolare quelli da parte di adulti, con multe che vanno dai 500 ai 10.000 euro. Chi aggredisce un docente dovrà risponderne economicamente e le somme saranno destinate alle scuole“, ha aggiunto il ministro, sottolineando l’importanza di garantire un ambiente scolastico più sicuro.

Il Processo Legislativo

Oggi si attendono le dichiarazioni di voto da parte dei gruppi politici, seguite dal voto finale della Camera sulla proposta di legge. Dopo l’approvazione, la legge dovrà passare per la pubblicazione nella Gazzetta Ufficiale, con un tempo tecnico di attesa di 15 giorni prima dell’entrata in vigore.

Cambiamenti nella Valutazione

Una delle modifiche più rilevanti riguarda il ritorno al voto numerico per la condotta nelle scuole medie e superiori, che sostituisce il giudizio sintetico attualmente in uso. Il nuovo sistema di valutazione prevede che gli studenti con un voto inferiore a sei in condotta siano automaticamente bocciati. Un voto di sei richiederà un compito critico in educazione civica, mentre chi non supera il punteggio di otto perderà fino a tre punti di credito scolastico, influenzando il voto di maturità.

Misure Educative per le Sospensioni

Le nuove normative stabiliscono che per sospensioni fino a due giorni siano previste attività educative alternative e una verifica finale. Per le sospensioni superiori, gli studenti dovranno impegnarsi in attività di cittadinanza solidale presso strutture convenzionate, un tentativo di educarli a valori civici e sociali.

© RIPRODUZIONE RISERVATA