Violenza contro le donne: quasi tutte le scuole superiori italiane attive in progetti di prevenzione. L’indagine MIM

La scuola continua a giocare un ruolo centrale nel contrasto alla violenza di genere. È quanto emerge dall’indagine pubblicata ieri, 10 novembre, dal Ministero dell’Istruzione e del Merito (MIM), dedicata alle iniziative promosse dalle scuole secondarie di secondo grado sul tema del rispetto e della parità tra i sessi. L’indagine, condotta tra il 15 e il 29 maggio 2025, ha coinvolto 2.322 scuole statali, pari all’86,7% del totale degli istituti superiori italiani. Un’adesione ampia, che segnala la diffusione capillare di attività e percorsi dedicati, ma anche la crescente sensibilità del sistema scolastico verso una questione educativa e culturale cruciale.

Attività diffuse, ma con forme e intensità diverse

Secondo i dati diffusi dal MIM, quasi il 97% delle scuole partecipanti ha realizzato azioni specifiche per sensibilizzare al rispetto delle donne e all’educazione alle relazioni, come previsto dalle Linee guida per l’insegnamento dell’educazione civica.

La maggior parte delle iniziative si è svolta durante le ore di lezione (87,4%), ma non sono mancate attività extracurricolari (12,6%): laboratori, dibattiti, seminari, campagne di sensibilizzazione, rappresentazioni teatrali e progetti artistici. Circa una scuola su due (47,4%) ha segnalato anche buone pratiche da condividere, a testimonianza di un impegno che in molti casi si traduce in percorsi stabili e strutturati.

I segnali positivi (e i limiti) del monitoraggio

Il Ministero parla di risultati incoraggianti: nel 68,5% degli istituti si è registrata una maggiore attenzione ai comportamenti relazionali e all’uso del linguaggio, insieme a una diminuzione degli episodi di bullismo o violenza di genere.

Numeri che indicano un impatto positivo, ma che richiedono – per essere letti fino in fondo – un’analisi più qualitativa: in che misura le attività scolastiche incidono davvero sui comportamenti? Quanto sono continuative e quanto invece concentrate attorno alle ricorrenze, come il 25 novembre?

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