Violenza contro insegnanti, Valditara: ‘Mi spaventa che le aggressioni crescano anche da parte dei genitori’

Il ministro dell’Istruzione, Giuseppe Valditara, ha affrontato nuovamente il tema delle aggressioni ai danni degli insegnanti, un fenomeno che negli ultimi anni ha destato crescente preoccupazione. In un intervento recente, Valditara ha quindi ribadito l’importanza di rafforzare l’autorevolezza della figura docente e di promuovere una cultura del rispetto nelle scuole, affermando che le nuove norme sulla condotta scolastica, che saranno presto operative, rappresentano un passo fondamentale in questa direzione.

Restituire autorità e responsabilità

“Dobbiamo restituire autorevolezza ai docenti e instillare la cultura del rispetto”, ha dichiarato il Ministro, sottolineando che è essenziale ripristinare il concetto di responsabilità individuale. Secondo Valditara, è necessario intervenire in modo deciso contro i comportamenti aggressivi, sanzionando chi si rende protagonista di atti violenti o irrispettosi. Le nuove misure, che presto entreranno in vigore, mirano a contrastare comportamenti che minano l’armonia e la sicurezza all’interno delle scuole, fornendo agli insegnanti maggiori strumenti per far rispettare le regole.

Il caso della professoressa Sara Campiglio

Il ministro ha commentato anche l’aggressione subita dalla professoressa Sara Campiglio dell’Enaip di Varese, accoltellata da un suo studente di 17 anni lo scorso 5 febbraio. “Quello che mi preoccupa maggiormente è l’aumento delle aggressioni anche da parte dei genitori nei confronti degli insegnanti”, ha osservato Valditara. Un aspetto inquietante, che denota una crescente frustrazione e sfiducia nei confronti delle istituzioni scolastiche. Secondo il Ministro, questa situazione richiede un ritorno a valori fondamentali, come il rispetto per l’autorità e il riconoscimento del ruolo degli insegnanti, per ristabilire un equilibrio nella società e nelle scuole.

Il rispetto per l’autorità e le regole

Nel suo discorso, Valditara ha anche ricordato un altro episodio significativo: quello di un docente che qualche settimana fa è stato aggredito da uno studente per avergli chiesto di non utilizzare il cellulare durante le lezioni. “Quel ragazzo ha risposto: ‘Ma tu chi sei per dirmi che io non devo fare questo?’“, ha riferito il ministro, enfatizzando la necessità di insegnare agli studenti a comprendere il valore dell’autorità scolastica e il rispetto per chi sta davanti alla cattedra.

Secondo Valditara, episodi come questo evidenziano la crescente difficoltà degli insegnanti nell’affermare la propria autorità in un contesto in cui, talvolta, manca una chiara percezione dei limiti e delle regole da parte degli studenti. “Dobbiamo abituare i ragazzi a capire con chi stanno parlando“, ha concluso il Ministro, facendo appello alla necessità di educare le giovani generazioni non solo al rispetto delle norme, ma anche alla consapevolezza del loro ruolo nella comunità scolastica.

Il ruolo della scuola e della famiglia

Per il Ministro, il ruolo della scuola non è solo quello di insegnare contenuti, ma anche di formare cittadini responsabili e rispettosi. A questo scopo, è cruciale il coinvolgimento delle famiglie, che devono sostenere il lavoro degli insegnanti e garantire un ambiente educativo sereno e protetto. Il miglioramento delle condizioni di lavoro degli insegnanti e la prevenzione delle violenze a scuola passano, dunque, attraverso una riflessione più ampia sulla responsabilità condivisa tra scuole, famiglie e istituzioni.

L’impegno del Ministro Valditara è chiaro: ripristinare l’ordine e il rispetto all’interno delle scuole, affinché gli insegnanti possano svolgere il loro lavoro con serenità e sicurezza, e gli studenti possano crescere in un ambiente che promuove i valori del rispetto reciproco e della responsabilità.

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