Via la tassa rifiuti e il pagamento dei supplenti dai bilanci delle scuole

Snellire le procedure e ridurre decisamente i tempi di assegnazioni dei fondi alle scuole: sono questi gli obiettivi della nuova norma contenuta in Finanziaria, messa in atto con il decreto ministeriale n. 21 del 2 marzo scorso.
Una scelta di efficienza accompagnata dalla semplificazione della unificazione in un solo capitolo di tutte le entrate assegnate alle scuole per il loro funzionamento.
Ma, per questo anno, soldi in più rispetto agli anni scorsi, sembra proprio che non ce siano, come sostengono i sindacati della scuola.
L’Anp, per uscire dalla situazione critica della gestione finanziaria per carenze di risorse, formula almeno tre proposte nei confronti del ministro Fioroni per rendere effettiva l’autonomia finanziaria delle scuole e, attraverso di essa, valorizzare davvero il ruolo autonomo delle istituzioni scolastiche.
Si potrebbe cominciare – dice l’Anp – a restituire alle scuole una parte delle risorse che sono state loro sottratte negli ultimi anni. Visto che si parla di eccezionali risorse finanziarie derivanti da un inatteso gettito fiscale, si potrebbe dare un vero segnale di discontinuità destinandone parte all’istruzione, che il governo dichiara risorsa strategica per lo sviluppo.
Supplenze lunghe (ad esempio, quelle per sostituire docenti in maternità): sarebbe opportuno non farle gravare sul bilancio delle scuole.
Tassa rifiuti soli urbani (TARSU): si tratta di una tassa che prosciuga spesso i bilanci delle scuole. Potrebbero essere maturi i tempi per toglierla dal bilancio delle scuole.