Tuttoscuola: Non solo statale

Vendola a Merola: non sia gioco a massacro

Parziale marcia indietro, o forse solo attenuazione dei toni della polemica, da parte del presidente di Sel, Nichi Vendola, sul referendum bolognese di domenica prossima.

Il voto sui fondi alle paritarie private, scrive Vendola in una lettera al sindaco Merola, non andrebbe ”sovraccaricato di significati catastrofici e palingenetici”. Ma restituito alla sua dimensione di ”battaglia di merito per il rilancio della scuola pubblica, a partire da quelle scuole dell’infanzia la cui offerta è drammaticamente carente in tutta Italia”.

Nei giorni scorsi Merola polemizzato con il leader di Sel definendo ”vergognose” le sue parole in merito al referendum. Ecco la risposta: ”Caro Merola, le tue parole mi hanno ferito e addolorato. Ma non sono uomo di risentimenti. E allora volevo augurare a te e alla tua meravigliosa città di vivere l’occasione del voto referendario con serenità: come l’ennesima prova della maturità e della civiltà di Bologna”.

Vendola spiega di aver appoggiato la consultazione, “perchè mi pareva un’ottima occasione per mettere a confronto opinioni, sensibilità e storie differenti” e in particolare ”mi pareva interessante un’esperienza di incontro, anche duro, tra democrazia delegata e democrazia diretta”.

Ma, mette in guardia il governatore della Puglia, ”la passione civile e politica non deve mai trascendere in fanatismo e invece Bologna rischia oggi di essere il campo di un gioco al massacro”

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