Vaccini obbligatori per frequenza a scuola: da oggi, 12 marzo, chi non è in regola non può essere ammesso in classe

È scaduto il 10 marzo scorso il termine ultimo entro cui i bambini da zero a sei anni devono aver effettuato le vaccinazioni obbligatorie al fine di continuare la frequenza nei servizi educativi (nidi) e nelle scuole dell’infanzia. Indicazioni in merito sono state fornite con circolare congiunta MIUR-Ministero salute. Da oggi i 30mila bambini sotto i sei anni che non sono in regola con le vaccinazioni non possono essere ammessi in aula. A dirlo è Licia Cianfriglia, responsabile relazioni dell’Associazione presidi: «In gioco c’è la sanità pubblica». «Da lunedì (oggi, ndr) si mette in moto il meccanismo previsto dalla circolare congiunta dei ministeri della Salute e dell’Istruzione», ha ribadito anche il presidente dell’Istituto Superiore di Sanità (Iss), Walter Ricciardi.

Spiega infatti Il Messaggero che «per nessuno di loro verrà meno l’iscrizione a scuola, ma potranno essere ammessi in classe solo quando le loro famiglie avranno presentato i documenti che attestino o la vaccinazione avvenuta oppure la prenotazione della vaccinazione presso una Asl».

Il meccanismo che scatta a partire da questa mattina, lunedì 12 marzo, prevede che i dirigenti scolastici debbano inviare una comunicazione scritta alle famiglie i cui bambini non sono in regola con le vaccinazioni, invitandole a presentare i relativi documenti. Se questo non avverrà i bambini di asili nido e materne non saranno ammessi a scuola fino alla presentazione della documentazione richiesta. Da domani e fino al prossimo 20 marzo i presidi che hanno già le informazioni relative ai bambini non in regola con le vaccinazioni potranno convocare le famiglie o trasmettere loro una comunicazione scritta. I tempi in cui questo accadrà dipenderanno da scuola a scuola.