USA: sì ai videogiochi violenti per i minori

Stop al divieto di vendita dei videogiochi violenti ai minori.

Con una sentenza che può lasciare stupiti, la Corte Suprema degli Stati Uniti ha deciso che non si può impedirne la vendita ai minori, come invece aveva richiesto lo stato della California.

Secondo la Corte, che ha espresso il proprio parere in oltre 18 pagine, i personaggi di alcune delle fiabe che si raccontano ai bambini fin dalla più tenera età (in particolare quelle dei fratelli Grimm) non sono meno feroci e violenti di alcuni dei videogiochi al momento in vendita nei negozi americani.

Vietare la vendita ai minori si potrebbe configurare come una violazione del primo emendamento della Costituzione degli Stati Uniti, che garantisce la libertà di espressione.

L’unico potere di censura appartiene ai genitori, che possono decidere se far acquistare o meno i videogiochi, come ogni altro prodotto, ai propri figli.

Si legge nella sentenza che “Non c’e’ mai stata in questo paese la tradizione di limitare in modo specifico l’accesso dei bambini alle descrizioni di violenza e come i libri, le rappresentazioni teatrali e i film, i videogiochi comunicano idee”.

Quindi, niente più multe da 1000 dollari per chi vende videogiochi violenti ai minori.