Università: status docenti rinviato in commissione

La riforma dello status giuridico dei docenti universitari torna in Commissione per “un approfondimento”. E’ quanto ha deciso l’aula della Camera su richiesta del presidente della Commissione Cultura, Ferdinando Adornato.

Adornato ha spiegato che in mattinata tutti i gruppi della commissione avevano votato a favore di un ritorno del provvedimento dall’aula alla commissione per un “approfondimento di alcuni aspetti”. Posta ai voti la proposta è stata votata all’unanimita’.

I Ds accolgono con soddisfazione il rinvio in commissione del ddl sullo stato giuridico dei docenti. “La mobilitazione dei ricercatori, la ferma presa di posizione della Crui, la battaglia parlamentare delle forze dell’Unione di centrosinistra – afferma Andrea Ranieri, responsabile scuola, università e ricerca della segreteria nazionale Ds – hanno prodotto un primo importante risultato: il governo è stato costretto a ritirare il ddl sullo stato giuridico dei docenti universitari dalla discussione in Aula e rinviarlo in Commissione impegnandosi a riaprire il confronto con tutte le parti interessate. La vicenda – prosegue – ha messo ancora una volta in chiaro le contraddizioni e le incongruenze della maggioranza, fra quanti volevano spendersi elettoralmente un decreto demagogico e privo di risorse e quanti si vantano ora di averne provocato il rinvio. Non c’è dubbio che gli unici vincitori sono quanti si sono opposti in questi giorni al decreto. Spetta a loro, soprattutto, evidenziare oggi i punti di una proposta nuova e positiva, a partire dalla terza fascia dei docenti, nella prospettiva – conclude Ranieri – di una offerta universitaria che sempre più sappia coniugare efficacia, efficienza e qualita’ al carattere di massa e democratico che l’università ha assunto nel nostro paese”.

“Finalmente prevale la ragionevolezza del confronto democratico nel conflitto che ha opposto l’intera università italiana al ministro Moratti sul tema del nuovo stato giuridico dei docenti”. E’ questo il commento dei senatori della commissione Istruzione Maria Chiara Acciarini, Luciano Modica e Fulvio Tessitore (Ds), Albertina Soliani, Alberto Monticane (Margherita) e Mauro Betta (Autonomie) alla notizia che la proposta di legge in materia ritornerà dall’aula, dov’era approdata, alla Commissione Cultura della Camera che riaprirà il dibattito “su un tema cosi’ delicato e controverso”.

“Dopo tante forzature si restituisce finalmente al Parlamento il suo ruolo centrale di luogo di dibattito, di mediazione e di rappresentanza degli interessi, primo tra tutti quello del Paese – spiegano i sei senatori dell’Unione della commissione Istruzione – e si tiene conto della forza di un vasto movimento spontaneo di opposizione che si e’ formato nelle università nell’autunno 2004 e che è riuscito a mobilitarsi di nuovo e con ancor maggiore impatto nei giorni scorsi, fino a portare addirittura la Conferenza dei Rettori a interrompere le trattative con la Moratti. Si respira soddisfazione in Senato e compiacimento per la battaglia vinta dai colleghi deputati, ma la vera sfida da vincere – aggiunge il senatore Modica – è quella di uno stato giuridico dei docenti universitari veramente innovativo e adatto alle università e alla società di oggi: regole chiare sui doveri e diritti dei professori, una carriera basata sulla continua valutazione del merito e dei risultati ottenuti, un reclutamento che premi i veri talenti, tanto spazio ai giovani docenti senza i quali la ricerca si inaridisce e muore”.