
Università, i Rettori temono tagli delle risorse per il 2013

Il 2013 si prospetta per l’ennesima volta come un anno a rischio per l’università. A lanciare l’allarme è il presidente della Conferenza dei rettori, Marco Mancini, che esprime tutto il suo apprezzamento per le parole che il Capo dello Stato Giorgio Napolitano ha usato nei giorni scorsi affrontando a più riprese le questioni riguardanti formazione e ricerca.
“Pensare di uscire dalla crisi togliendo linfa vitale alle sorgenti dell’innovazione – afferma Mancini – è un controsenso rischioso e inaccettabile. Noi ci auguriamo che la politica ascolti ancora una volta le sagge parole del Presidente Napolitano e che il suo auspicio in favore di investimenti pubblici e privati messi a disposizione del sistema dell’alta formazione e della ricerca sia ascoltato e raccolto dal Governo“.
Secondo il presidente dei rettori, le cifre parlano chiaro. “Il 2013 si prospetta per l’ennesima volta come un anno a rischio: se il sistema universitario tra il 2009 e il 2012 ha subito una diminuzione del -7,2% (-523 milioni di euro), il taglio che si prospetta fra quest’anno e il 2013 da solo – fa notare – è quasi pari a quello patito nell’intero quadriennio precedente, -6,2% (-437 milioni di euro). E ciò in un contesto di drammatica diminuzione dei docenti (che ci colloca agli ultimi posti in Europa per rapporto docente/studente) passati in tre anni da 64.000 a 54.000. Nessun comparto della Pubblica Amministrazione ha subito tagli di questo tipo. Dunque ben vengano le parole del Presidente: occorre tamponare la falla che si è aperta per il 2013. Come ha sottolineato lo stesso Ministro Profumo alla Crui, è indispensabile – conclude Mancini – non andare oltre i tagli già subiti e guardare a una prospettiva pluriennale, quella che ci permette di stare in Europa. Prima che sia troppo tardi“.
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