Università, Gelmini su Youtube: ”Studenti, non abbiate timore”

Il Parlamento, mi auguro, la prossima settimana affronterà la discussione del ddl e ci sarà anche il voto finale su questo provvedimento. Mi auguro ci sia da parte di tutti il senso di responsabilità di abbassare i toni e dare un contributo concreto per affinare e migliorare questa riforma“. Lo ha detto il ministro dell’Istruzione, Mariastella Gelmini, in un video su Youtube, a proposito della riforma dell’università all’esame della Camera.

Resto convinta“, ha aggiunto, “dell’urgenza di approvarla e anche della necessità di introdurre principi nuovi per il funzionamento dell’accademia nel nostro Paese. Non servono solo le risorse“, ha concluso il ministro, “servono anche regole nuove per mettere ciascuno davanti alle proprie responsabilità. Solo così abbiamo il dovere di essere responsabili, costruttivi, propositivi e non limitarci a difendere lo status quo“.

Questa“, ha aggiunto Gelmini su Youtube rivolgendosi direttamente agli studenti, “non è una riforma, come sostiene l’opposizione e anche una parte dell’accademia, contraria agli studenti. Non deve preoccupare il fatto che per la prima volta i rettori non saranno più a vita ma avranno un unico mandato, di 6 anni, e dopo ci sarà un’alternanza ai vertici dell’università, come è giusto che sia. Ed è nei vostri interessi“, ha proseguito, “avere dei concorsi improntati ad una maggiore trasparenza. Quante volte sentiamo dire di vincitori di concorsi perchè raccomandati, parenti o amici di. Tutto questo deve finire. L’università deve premiare i migliori, riconoscere il merito e la qualità di ricerca e risultati. E tutto questo passa dall’introduzione di un sistema di valutazione terzo e oggettivo che ci consenta di non distribuire più finanziamenti a pioggia ma orientare le scelte economiche nella maniera più virtuosa possibile. Solo così si liberano risorse da utilizzare per prestiti d’onore, borse di studio, residenze universitarie, per aiutare voi nel percorso di studio. E non per mantenere cattedre, corsi di studio e sedi distaccate, tutte cose che oggi non servono e che il paese nel mezzo di una crisi economica non si può più permettere. Non è vero“, ha aggiunto, “e mi addolora che si dica che il governo rubi il futuro ai giovani: queste affermazioni mi indignano e provengono da coloro che hanno interesse a mantenere lo status quo, che hanno rendite di posizione che vengono minacciate da una riforma. Non fatevi prendere in giro da queste persone. Leggete in maniera seria e senza pregiudizio quel provvedimento: non è la panacea di tutti i mali“, ha insistito, “ma certo intraprende una direzione giusta“.

Per il ministro, “doverosa” anche la separazione tra Cda e Senato accademico e “la presenza di membri esterni nel Cda non significa la privatizzazione dell’università: questo governo non ha nessuna intenzione di privatizzare l’università che però non deve essere autoreferenziale“. Il ministro invita quindi gli studenti a non usare “le categorie del ‘900 e il pregiudizio ideologico.

Questo è il momento delle scelte concrete, del non rinviare la soluzione dei problemi. La crisi economica ci impone un’accelerazione, serve il coraggio di cambiare, di individuare soluzioni anche difficili“. E ha concluso: “Noi crediamo a questo progetto e pensiamo di fare l’interesse di studenti e delle famiglie. Aiutateci, fateci pevenire consigli e e proposte, apriamo un dialogo costruttivo, a tutto campo.

Evitiamo contrapposizioni che non hanno ragion d’essere. è un progetto ambizioso e sono sicura che si tratta di un provvedimento giusto che a medio termine darà buoni risultati per voi e per innalzare la qualità delle università“.

Per chi vuole ascoltare direttamente dalla voce del ministro l’invito agli studenti, ecco il link diretto al video pubblicato su Youtube.