Una bomba ha rischiato di far saltare l’esame di maturità

A Monteporzio Catone questa mattina, venerdì 13, l’intero paese è bloccato per la rimozione di una bomba, residuo bellico dell’ultima guerra rinvenuto in un cantiere alcuni giorni fa.

Mille evacuati, scuole chiuse, servizi commerciali sospesi e disattivazione della linea elettrica. Tutto da routine, se non ci fosse il particolare, non da poco, che anche il centro elaborazione dati del Miur, da cui dipende il sistema telematico del ministero, è compreso nell’area interdetta.

Per una strana coincidenza, proprio oggi era prevista l’annuale delicata procedura di prelievo dei plichi per l’esame di Stato in vista delle prove scritte della prossima settimana. Procedura che comporta il dispiegamento di forze dell’ordine e imponenti misure di sicurezza.

Fino all’ultimo momento sembrava impossibile procedere al ritiro dei plichi, rischiando di far saltare, insieme alla bomba, la complessa macchina dell’esame di maturità che da anni il ministero riesce a far funzionare con rara efficienza e puntualità.

Le trattative con il Prefetto di Roma hanno evitato il peggio e questa mattina all’alba, prima della interdizione della zona, il ritiro dei plichi è avvenuto regolarmente con qualche ora di anticipo rispetto al previsto.