Un "Porta a Porta" polemico e rissoso che non aiuta a capire

Chi ha resistito fino all’una di notte per seguire martedì sera il programma di Bruno Vespa che ha ospitato il ministro Moratti ne è uscito certamente più disorientato che informato.
All’introduzione un po’ troppo enfatica e ottimistica del ministro ha fatto subito da contraltare con una tempesta di cifre e di controinformazioni un Panini, segretario della Cgil-scuola, polemicamente deciso a non concedere sconti all’avversario o riconoscerle meriti, forse anche quando dovuti.
Precariato, immissioni in ruolo, tagli di organico buoni e tagli cattivi, tagli veri e tagli simulati: numeri, cifre, percentuali che hanno finito spesso per oscurare i problemi veri della scuola, i nodi della riforma e le richieste delle famiglie, lasciando delusi molti telespettatori.
I rappresentanti degli studenti hanno giocato “da grandi”, privilegiando nei loro interventi scelte di schieramento e posizioni ideologiche piuttosto che problemi veri.
Non poteva mancare ovviamente anche il riferimento ai disabili inseriti e ai docenti di sostegno.
Il ministro su questo tema ha avuto gioco facile nel confutare l’affermazione secondo cui vi è stato taglio dei posti di sostegno, perché è noto a quasi tutti che l’organico di fatto dei posti di sostegno aumenta ogni anno di pari passo al numero di disabili inseriti.
Moratti avrebbe dovuto aggiungere che la legge Finanziaria 1998 che prevede l’affidamento dei posti di sostegno in deroga (oggi pari al 40% del totale complessivo) a docenti con contratto a tempo determinato produce non solo precariato, ma discontinuità e basso livello qualitativo.
Una situazione censurata recentemente anche dal Consiglio di Stato che ha invitato a modificare la legge.