
Un minuto di silenzio per la pace: la proposta di Corlazzoli sostenuta dalla Uil Scuola

Un minuto di silenzio in tutte le classi italiane, nel primo giorno di scuola, per riflettere sulla pace e sui conflitti in corso nel mondo. È la proposta lanciata da Alex Corlazzoli, maestro e giornalista, che ha raccolto l’appoggio convinto della Uil Scuola. “Un modo semplice e diretto per affrontare, nei vari ordini di scuola, il tema delle guerre e dei conflitti in atto”, ha dichiarato Giuseppe D’Aprile, segretario generale della Uil Scuola, sottolineando l’importanza del ruolo educativo della scuola anche su tematiche globali e di attualità.
Scuola e pace: educare alla consapevolezza
“L’educazione è il primo strumento per creare consapevolezza. La scuola ha il delicato compito di aiutare gli studenti a leggere la realtà”, ha affermato D’Aprile, rilanciando la proposta come occasione per costruire momenti di riflessione collettiva.
Il minuto di silenzio, osserva la Uil Scuola, può diventare un gesto simbolico carico di significati, capace di aprire percorsi didattici, confronti in classe, e discussioni sulla pace, i diritti umani e la giustizia internazionale. Un invito a fare della scuola un luogo dove coltivare una cittadinanza attiva e solidale.
Appello al Ministro Valditara: “Un seme di coscienza”
“Siamo certi – e ce ne faremo a nostra volta sostenitori – che il ministro Valditara vorrà approvare questa proposta”, ha affermato D’Aprile, auspicando il sostegno del Ministero dell’Istruzione e del Merito a un’iniziativa che punta a promuovere la convivenza pacifica e il rispetto dei diritti fondamentali.
Un gesto tanto più necessario, secondo il sindacato, in un momento storico in cui “a migliaia sono privati del loro diritto all’istruzione a causa della guerra, le scuole distrutte, le aule chiuse”. Il minuto di silenzio diventa così un “seme di coscienza” – per riprendere le parole di Corlazzoli – piantato proprio nei luoghi deputati all’educazione, per non rimanere indifferenti.
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