Ue: l’Italia sotto accusa per i contratti a tempo determinato

La Commissione europea ha aperto una procedura di infrazione nei confronti dell’Italia per la violazione della normativa sulla reiterazione dei contratti a tempo determinato.

A darne notizia è l’Anief, che sottolinea il fatto che l’iniziativa interessa soprattutto la scuola dove ”diverse decine di migliaia di docenti, amministrativi, tecnici e ausiliari vengono per cattiva prassi assunti a inizio anno scolastico e licenziati in estate in corrispondenza del termine delle lezioni”.

La decisione della Commissione Ue di chiedere spiegazioni formali sulla mancata applicazione della direttiva comunitaria 1999/70, che obbliga i datori di lavoro, in questo caso lo Stato, ad assumere a titolo definitivo il personale che ha svolto almeno 36 mesi di servizio, anche se frazionato, negli ultimi 5 anni, è giunta – fa notare l’associazione – “dopo le tantissime denunce presentate dall’Anief allo stesso organismo sovranazionale”.

Per l’Anief, l’apertura della procedura d’infrazione ”dimostra che se il nostro Paese vuole stare in Europa deve obbligatoriamente rispettare le procedure che Bruxelles impone sul diritto del lavoro e sulle assunzioni dei cittadini che vi operano’