
Sulla questione della applicabilità dell’IMU alle strutture che svolgono attività in campo educativo la polemica si allarga. Rocco Buttiglione, in occasione del convegno sulla scuola organizzato dall’Udc a Roma, dopo aver premesso che “La scuola è alla base della società e anche della capacità competitiva del sistema Italia”,e che quindi nella scuola bisogna investire, ne ha dedotto che “come ha detto il presidente Monti a proposito della sanità, così anche nella scuola bisogna trovare nuove fonti di finanziamento. Per questo bisogna chiamare il privato a concorrere con il pubblico e invogliare le famiglie ad investire nella scuola. Per questo se si guardano le cose nella giusta prospettiva la scelta dell’IMU per le scuole paritarie fatta col decreto 200 va proprio nella direzione sbagliata”.
Il presidente dell’Udc non fa riferimento alla vexata quaestio della proprietà degli edifici ma alla prospettiva di un maggiore concorso delle famiglie al finanziamento della scuola in generale.
Agli antipodi la posizione dell’Unione degli Studenti: “Le dichiarazioni di Profumo riguardo a farsi portatore presso il Consiglio dei Ministri degli interesse delle scuole cattoliche a non pagare la tassa IMU è l’ennesima offesa alla scuola pubblica soprattutto in una fase in cui il movimento in difesa della scuola pubblica è così evidente nel Paese”. “E’ inaccettabile che mentre si parla per l’ennesima volta di esenzioni per le private cattoliche, il Governo stia preparando nuovi devastanti tagli al fondo del MOF (miglioramento offerta formativa) da cui le scuole pubbliche attingono le risorse per attività fondamentali come i corsi di recupero, i corsi extracurriculari, le attività autogestite dagli studenti, gli sportelli didattici”.
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