Turismo scolastico, dati in crescita

Presentata in un convegno a Modena una ricerca sulle caratteristiche del turismo scolastico nella scuola della riforma. L’indagine è stata realizzata dalla cooperativa ‘La Lumaca’ di Modena intervistando sul territorio provinciale 66 istituti scolastici sul lato della domanda (scuole d’infanzia e primarie, istituti comprensivi, scuole secondarie di primo e secondo grado) e 110 operatori professionali coinvolti nell’organizzazione di viaggi sul lato dell’offerta (agenzie di viaggio, tour operator, bus operator, guide ed accompagnatori, gestori di strutture ricettive).

“Il punto di partenza della ricerca – ha spiegato Beniamino Grandi, assessore al Turismo della Provincia di Modena – è la presenza da un lato di una domanda di turismo scolastico consistente e matura, con più di quattro milioni di viaggiatori ogni anno in Italia, oltre la metà della popolazione scolastica complessiva, e dall’altro di un’offerta frammentata da molteplici operatori, che stenta a rispondere a tutte le richieste dei clienti. Il turismo scolastico si presenta quindi come un settore in crescita, che richiede però nuove progettualità e una ospitalità capace di coniugare proposta didattica e strutture ricettive e ricreative di qualità”. 

 Al convegno ha concluso i lavori Mariangela Bastico, vice ministro della Pubblica istruzione, che ha sottolineato le caratteristiche di un buon turismo scolastico “attento agli ambiti territoriali in cui vivono i ragazzi, alternativo al turismo standardizzato ed eccessivamente consumistico e quindi attento ai costi. Un viaggio di istruzione costa in media 260 euro, una cifra che rischia di diventare discriminante per molte famiglie”. Il vice ministro ha prospettato inoltre la costituzione di un tavolo ministeriale con il compito di dettare le linee guida per il turismo scolastico e di far emergere pacchetti territoriali studiati ad hoc.