Turi (Uil Scuola): ‘La Buona Scuola non è buona. Lavoriamo con i nostri delegati alla nostra vision di scuola’

“Assistiamo con preoccupazione ad alcune involuzioni della politica che, invece di evolversi verso il meglio e guardare alle persone, sta facendo una operazione di restaurazione rispetto al vecchio: dobbiamo mettere un argine a questo fenomeno”. Lo ha sottolineato il segretario generale Uil Scuola, Pino Turi, parlando con i giornalisti lo scorso 20 aprile, a Bari, a margine di un incontro con il sindaco del capoluogo pugliese e presidente Anci, Antonio Decaro, in occasione della prima giornata della Conferenza di organizzazione di Uil Scuola, ‘Nelle scuole tra la gente’, in corso a Castellaneta Marina (Taranto).

Difficile far comprendere la differenza tra organico di fatto e organico di diritto

“La cosiddetta Buona scuola – ha affermato Turi – non è vero che sia una buona scuola. Anzi, ritorna un passato da dimenticare. E in questi due giorni lavoreremo con i nostri delegati, circa 700, per realizzare la nostra ‘vision’ di scuola, che è quella della Costituzione italiana”. “Oggi – ha proseguito – c’è un braccio di ferro con il Mef per autorizzare 25mila posti che potrebbero dare le potenzialità per far tornare la maggior parte di tutti quelli che dal Sud sono andati al Nord”. “E’ difficile – ha sottolineato – fare comprendere la differenza tra organico di fatto e organico di diritto. Ma significa solo una cosa: che io mando a Milano una persona che potrebbe lavorare sotto casa in una classe in cui poi viene nominato un supplente”. “C’è qualcosa che non funziona – ha concluso Turi – questo è un meccanismo che va interrotto. La 107 voleva interromperlo ma in realtà lo sta perpetuando”.