Touraine: il mondo è delle donne, non solo a scuola…

Il tema del ruolo delle donne nella società moderna, o postmoderna come alcuni preferiscono denominare la sua attuale fase evolutiva, è al centro dei più recenti studi del sociologo francese Alain Touraine, che ne ha parlato in un libro (Le monde des femmes, Fayard, Paris 2006) e anche nell’ampia intervista che apre il primo numero della nuova serie della rivista quadrimestrale Scuola Democratica, diretta da Luciano Benadusi. Con questo numero speciale, di oltre 300 pagine, la rivista riprende le pubblicazioni dopo un decennio di sospensione, sostenuta anche da una rete di soggetti interessati allo sviluppo della ricerca in campo educativo che comprende, fra gli altri, Anp, Isfol, Fondazione Agnelli, Crui, Fondazione per la scuola della Compagnia di San Paolo (www.scuolademocratica.it).

La tesi di Touraine è che la società delle polarizzazioni e dei dualismi (anima e corpo, ragione ed emozione, sfera pubblica e sfera privata), dominata dagli uomini, stia cedendo il passo a quella delle donne, più capaci di ricomporre le fratture prodotte dal processo di modernizzazione europea e mondiale e più capaci di “fare più cose contemporaneamente”.

Per ora le donne hanno conquistato posizioni importanti nel settore dell’educazione e in quello della sanità grazie anche al “potere della parola”, che esse sanno gestire meglio degli uomini, rimasti prigionieri dei dualismi e della cultura della competizione. Ma a suo giudizio il processo è irreversibile, perché le donne sono in sostanza più adatte a governare le società attuali: “Siamo già in una società di donne”, così Touraine conclude il dialogo con Luciano Benadusi, “non resta loro che accorgersene”.