Torna il problema delle nomine dei supplenti nella scuola primaria

Da tre anni si trascina, irrisolto, il problema delle procedure di nomina dei supplenti di scuola elementare, senza che si intraveda una soluzione per rendere più spedita e razionale la procedura di individuazione tempestiva dei docenti supplenti.
Le segreterie delle scuole sono alle prese ogni mattina con chiamate telefoniche infinite che producono spesso ritardi con ricadute sulla qualità del servizio. Per poche supplenze bisogna impegnare per ore una parte del personale delle segreterie con costi aggiuntivi per spese telefoniche.
Causa di questi inconvenienti, ripetutamente denunciati dalle associazioni dei dirigenti scolastici (esempio l’Andis) e dai sindacati sono i criteri di nomina definiti dal regolamento per le supplenze varato nel giugno 2000.
Gli aspiranti supplenti, a differenza di quanto avveniva in precedenza, possono tranquillamente rifiutare la proposta di nomina senza incorrere in alcuna penale (prima vi era l’accodamento in graduatoria). Le graduatorie di istituto comprendono molti aspiranti anche perché è consentita l’iscrizione a moltissime (troppe) scuole.
Le segreterie non ne possono più e il sindacato chiede un intervento decisivo (che comunque non potrà avere effetto prima del prossimo anno scolastico 2005-2006. A riaprire la questione è stata la Cgil-scuola che, ancora una volta, si è fatta carico del problema.
Ma, quando si arriverà al confronto con il Miur, i sindacati saranno disponibili a reintrodurre qualche deterrente per evitare il rifiuto di supplenza?