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Tito Boeri: separare l’insegnamento dell’economia da quello del diritto

Durante il recente Festival dell’economia, svoltosi a Trento dal 2 al 5 giugno, l’economista Tito Boeri, coordinatore scientifico del Festival e animatore del sito internet la voce.info, dopo aver sostenuto la necessità di  “rafforzare la conoscenza di economia, e più in generale dei problemi sociali, che noi diamo ai giovani del nostro Paese”, è intervenuto sulla spinosa e non nuova questione delle competenze degli docenti chiamati a insegnare questa disciplina.

Separare l’insegnamento dell’economia da quello del diritto – ha sostenuto a questo proposito Boeri – diventa essenziale. E’ una considerazione che nasce dall’esperienza che abbiamo fatto nei mesi che hanno preceduto questa edizione, perché oltre alle Università, è anche nei licei di tutta Italia che il Festival dell’Economia riscuote interesse. Già nella scuola secondaria si guarda al Festival come punto di riferimento importante e alcuni licei hanno istituito una sorta di borsa di studio per far sì che i loro studenti potessero essere presenti qui a Trento. E negli incontri che ho avuto nei licei ho riscontrato attenzione massima anche in presenza di lezioni certamente complesse. In questo senso anche dal Festival possono venire indicazioni per la riforma del nostro sistema scolastico. E la prima è appunto quella di dare più peso all’insegnamento di economia per capire meglio i fenomeni sociali, spesso tenuti in secondo piano nella scuola secondaria. Ne consegue, ed anche questa è esperienza, che chi non studia economia al liceo si trova poi più in difficoltà nel percorso universitario. Dobbiamo avere strumenti per poterlo fare in modo adeguato ed uno di questi consiste proprio nel separare quel che è invece ancora unito: materie economiche e diritto, unione di discipline che non si parlano“.

La questione è dibattuta da tempo. L’economista Paolo Sylos Labini, chiamato a far parte della commissione Brocca (1988-1990), rassegnò le dimissioni dalla stessa commissione proprio per protesta contro la mancata separazione delle due discipline nell’area comune del biennio iniziale della scuola secondaria superiore.


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