Tfa speciali e ordinari, e classi di concorso, la decisione è di non decidere

Martedì 19 febbraio si è tenuta una riunione tra Ministero dell’Istruzione e organizzazioni sindacali, avente come principale ordine del giorno i TFA (Tirocini formativi attivi) ordinari, i TFA speciali e la riforma delle classi di concorso.

Per il clamore che avevano suscitato molti appelli che volevano fermarli, l’argomento più sentito era quello dei Tfa speciali. Questi si faranno, ma non prima di maggio-giugno prossimi, dato che il testo da approvare deve passare prima per il Ministero dell’Economia e la Funzione Pubblica per il previsto parere di merito, e poi potrà andare al Consiglio dei ministri per la ratifica definitiva.

Per quanto riguarda i Tfa ordinari in corso, il Ministero si è impegnato ad emanare una nota di chiarimento su tutte le questioni relative alla loro organizzazione e svolgimento.

Sono confermate le modalità di accesso e le incompatibilità della frequenza dei Tfa con altre attività contemporanee (dottorati, e ”qualsiasi altro corso che dia diritto al´acquisizione di crediti formativi universitari o accademici, in Italia o all´Estero, da qualsiasi ente organizzati“). Tutte le casistiche sono capillarmente elencate in un lungo resoconto della riunione elaborato dalla Gilda (cui riteniamo utile rimandare).

Infine, per quello che riguarda le classi di concorso, si riferisce che il Ministero “ha cercato di ripresentare una ulteriore bozza di decreto per l´avvio delle nuove classi di concorso” (notizia confermata anche nel più sintetico resoconto della Uil Scuola), ma l’opposizione dei sindacati (ieri si è registrata una anche una dura presa di posizione della Flc Cgil al riguardo), oltre che le imminenti elezioni, sembra avere dissuaso l’amministrazione dal proseguire oltre.

In realtà, su tutte le tre questioni a decidere saranno il futuro ministro dell’Istruzione e il futuro esecutivo, e la maggioranza, al momento ovviamente non nota, che ne sarà espressione dopo la scadenza elettorale. A nostro avviso, qualsiasi previsione che vada oltre la presa d’atto delle volontà delle parti coinvolte è azzardata.