Test Medicina e altre facoltà accesso programmato: cambiano le modalità di accesso

Cambia la modalità di selezione dei candidati ai corsi di laurea ad accesso programmato, tra i quali Medicina, già a partire dal 2022, ma in modo più deciso dal 2023. E’ quanto previsto dalla risoluzione approvata dalla Commissione Istruzione della Camera. Saranno prese iniziative “per garantire un incremento congruo, pari o superiore al 10% del numero delle  ammissioni ai corsi a Medicina” che passerebbero da 14.500 a oltre 15mila già dal prossimo anno.

Coloro che si stanno preparando per partecipare alle prove per l’accesso programmato ai corsi di medicina nel 2022 – spiega la ministra dell’Università e della Ricerca, Maria Cristina Messanon avranno grandi stravolgimenti rispetto al passato: la modalità di esecuzione resta la stessa con una giornata unica in tutta Italia e con la prova in presenza e su carta, mentre interveniamo sulle tipologie di domande. Meno cultura generale, più materie tecniche. Inoltre, per garantire a tutti pari opportunità, metteremo a disposizione gratuitamente materiale per la preparazione“. Dal prossimo anno, invece, come accade già per altri corsi di laurea, l’accesso programmato diventa un percorso. “Da un lato – aggiunge Messa – investiamo su orientamento e formazione sin dalle superiori e, dall’altro, trasformiamo il ‘quizzone’ in un test di orientamento e ingresso che può essere ripetuto. Continuerà a esserci una data nazionale stabilita dal ministero ma sarà quella in cui tutti i candidati dovranno inserire a sistema il punteggio migliore conseguito nei test partendo dai quali verrà costruita la graduatoria nazionale“.

Esprimiamo grande soddisfazione per aver portato all’approvazione in Commissione Cultura la Risoluzione di maggioranza che dà via libera alla Ministra Messa per riformare il meccanismo di selezione dei candidati ai corsi di laurea a numero chiuso, tra i quali quello della Facoltà di Medicina. Forza Italia ha contribuito a questo risultato con la presentazione di una Proposta di Legge tesa, tra l’altro, ad introdurre un raccordo più stretto tra la formazione scolastica degli anni conclusivi dell’istruzione secondaria e la preparazione richiesta per l’accesso ai corsi di laurea in Medicina“. Così Saccani Jotti e Aprea (Forza Italia) commentano in una nota i cambiamenti alle modalità di accesso a Medicina. “D’intesa con la Ministra Messa – prosegue la nota -, si è deciso di procedere per via amministrativa con nuove direttive ministeriali per modificare, già a partire dal prossimo anno accademico, il test d’ingresso che verrà sostituito da un percorso che prenderà il via al quarto anno delle scuole superiori, con corsi gratuiti e prove preventive basate sull’utilizzo dei Tolc test. Una svolta concreta in chiave di accessibilità per i nostri giovani, che mira ad accompagnarli gratuitamente alla selezione per l’accesso alla Facoltà di Medicina. Si tratta di una serie di interventi che possono essere realizzati in breve tempo per offrire una chiara risposta alle esigenze dei nostri studenti, manifestate ripetutamente e drammaticamente in questi anni, e rendere davvero accessibile, sotto ogni aspetto, le carriere universitarie a numero chiuso. Forza Italia – concludono Saccani Jotti e Aprea -, continuerà a sostenere contestualmente anche l’aumento dei posti alla facoltà di Medicina, per scongiurare l’assenza dei medici nel nostro Paese e, soprattutto, per garantire un numero sufficiente di specialisti, oltre che di medici di base, per la sanità pubblica. La recente pandemia ci ha dimostrato, infatti, che il ricambio generazionale dei medici è non solo una priorità per questo settore di intervento pubblico, ma per tutto il Paese”.

La riforma dei test di ingresso a Medicina, Odontoiatria e alle altre facoltà a numero chiuso va a tutto vantaggio degli studenti e contribuisce a rendere più accessibili le nostre università. Sin dal quarto anno delle scuole superiori verranno messi gratuitamente a disposizione degli studenti più orientamento e materiali per la preparazione. Oltre a un minor numero di domande di cultura generale e più quesiti su materie disciplinari, ci sarà un aumento del numero dei posti disponibili e più possibilità di essere ammessi grazie ai Tolc test che sostituiranno la prova unica”. Dichiara anche Alessandra Carbonaro, vicecapogruppo del MoVimento 5 Stelle alla Camera dei deputati. “Il provvedimento approvato oggi in commissione Cultura – prosegue – è la base di questa riforma che presto sarà realizzata dalla ministra Messa. Parlamento e Governo hanno lavorato nell’interesse del Paese, mettendo le esigenze e le aspirazioni dei giovani al primo posto: il risultato è molto positivo”.