
Test Medicina: abolito il numero chiuso? È caos. Bussetti: ‘Modalità di accesso vanno riviste’

Questa mattina era chiaro: il test di Medicina sembrava essere stato abolito. Poi la smentita. Nel consueto comunicato diffuso al termine del Consiglio dei Ministri che ha varato il decreto fiscale e la manovra 2019, il governo metteva nero su bianco l’abolizione del numero chiuso, argomentandola così: si permette, in questo modo, “a tutti di poter accedere agli studi”. A segnalarlo Ansa.it.
“Sarò franco con voi. Non mi risulta“: risponde però il ministro dell’Istruzione, Marco Bussetti, a Venezia ai giornalisti che gli chiedevano un commento. E, in una nota congiunta, Bussetti e la collega del ministero della Salute, Grillo, spiegano di aver chiesto, in sede di Consiglio dei ministri, di “aumentare sia gli accessi sia i contratti delle borse di studio per Medicina. È un auspicio condiviso da tutte le forze di maggioranza che il governo intende onorare”. Sulla propria pagina Facebook, inoltre, il Ministro ha precisato: “Sul numero chiuso a Medicina faremo un lavoro congiunto con atenei e Ministero della Salute. Le modalità di accesso vanno riviste. Di questo siamo tutti convinti. Troveremo una strada comune da percorrere. Intanto con Giulia Grillo abbiamo chiesto un aumento dei posti e un incremento delle borse di specializzazione”.
Interviene, alla fine, Palazzo Chigi: “Si tratta di un obiettivo politico di medio periodo per il quale si avvierà un confronto tecnico con i ministeri competenti e la Conferenza dei Rettori delle università italiane, che potrà prevedere un percorso graduale di aumento dei posti disponibili, fino al superamento del numero chiuso”.
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