Test Medicina 2022 al via, ma ce la farà 1 candidato su 4. E non mancano le polemiche

Test Medicina 2022: sono 65.378 gli aspiranti dottori attesi oggi dal test d’ingresso a Medicina e Chirurgia, 15.876 i posti disponibili. In breve, ce la farà 1 studente su 4. I candidati dovranno rispondere a 60 quesiti a risposta multipla in 100 minuti. Il punteggio massimo previsto per la valutazione delle prove è di 90 punti. E come ogni anno non mancano le polemiche.

Quest’anno il numero di quesiti test Medicina 2022 per ciascuna materia è stato rimodulato. La nuova ripartizione prevede il 15% del test per quiz di ragionamento logico, ragionamento numerico e humanities. La restante percentuale del test Medicina 2022 è attribuita alle materie disciplinari (biologia, chimica, fisica e matematica). Nello specifico sono previsti 4 quesiti di competenze di lettura e conoscenze acquisite negli studi; 5 quesiti di ragionamento logico e problemi; 23 quesiti di biologia, 15 quesiti di chimica e 13 quesiti di fisica e matematica.

Come ogni anno non sono mancate le proteste intorno al test Medicina. L’Udu – l’Unione degli Universitari – alle 12 sarà alla Sapienza di Roma per manifestare contro i test Medicina 2022. Il Sistema Sanitario Nazionale ha dimostrato tutte le sue debolezze strutturali, frutto di smantellamento sistematico. Dal 2010 a oggi, più di 170 presidi ospedalieri (15%) e 800 poliambulatori sono stati chiusi in tutto il paese. Contemporaneamente gli istituti di cura privati hanno proliferato e costituiscono ora più del 48% delle strutture sanitarie totali. Oggi non c’è promessa elettorale che tenga, perché tutti i principali partiti ne sono stati complici”, hanno dichiarato invece i ragazzi di FGC (Fronte Gioventù comunista).

Con la retorica della meritocrazia – ha dichiarato ancora FGC -, fittizia nei fatti, si sostiene un numero chiuso nei corsi di medicina e professioni sanitarie che, fin dalla sua istituzione, è stato uno degli strumenti con cui si è proceduto allo smantellamento della sanità pubblica. Così anche quest’anno, più di 65.000 studenti parteciperanno ai concorsi per le facoltà di Medicina e Chirurgia, con la speranza di essere in quel risicato 20% che riuscirà a entrare. Quella contro il numero chiuso è la lotta degli studenti per costruire un sistema sanitario migliore, in grado di farsi carico della salute di ciascuno e rispondere alle situazioni di emergenza”.

“Il problema della carenza di personale sanitario non è causato dal numero chiuso, ma dal numero insufficiente di contratti per le scuole di specializzazione in medicina e delle borse di studio per i corsi di formazione in medicina generale – ha detto invece Guido Quici Vicepresidente CIDA e Presidente della Federazione CIMO-FESMED -. Un problema affrontato dal Ministro Speranza negli ultimi due anni con l’aumento significativo delle borse, che consentirà progressivamente di risolvere la carenza di medici. L’abolizione della selezione all’ingresso delle Facoltà di Medicina e Chirurgia è quindi una proposta miope. Il prossimo Governo dovrà assicurare un numero di posti adeguato al reale fabbisogno,  abolire il tetto di spesa sul personale che impedisce le assunzioni e migliorare le condizioni di lavoro per bloccare la fuga dei medici dal Servizio sanitario nazionale”.

Esiste un problema e deve essere affrontato – sottolinea Giorgio Rembado, Presidente di FP-CIDA – ci auguriamo che il prossimo Governo si impegni ad aumentare i posti a disposizione delle facoltà di medicina in correlazione alle esigenze delle nostre strutture sanitarie da adeguare alle necessità dei nostri territori. Dobbiamo quindi affrontare il problema sia dal punto di vista dell’organizzazione del lavoro sia dal punto di vista del riconoscimento professionale. Serve inoltre una risposta concreta ai nostri studenti che, uscendo dalla scuola superiore, decidono di intraprendere il percorso professionale nell’ambito della medicina: un percorso rimasto impervio, ma non sempre adeguato ai reali bisogni dei cittadini”.

Giovedì 8 settembre è poi in calendario il test per medicina veterinaria (9.524 gli iscritti), martedì 13 la selezione per i candidati in medicina e chirurgia e in odontoiatria e protesi dentaria erogati in lingua inglese. Per il corso triennale per le professioni sanitarie la prova si terrà giovedì 15 settembre, mentre il 20 settembre è previsto il test per l’accesso alla laurea magistrale a ciclo unico in scienze della formazione primaria. Gli ultimi a sostenere la selezione, mercoledì 28 settembre, saranno i candidati ai corsi di laurea magistrale delle professioni sanitarie.

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