Tagli di organico e debiti delle scuole: temi caldi sul tappeto

Serpeggia un po’ di malessere nella scuola. E non è colpa del contratto non rinnovato per il quale sono annunciate mobilitazioni e scioperi per le prossime settimane.

Sono prima di tutto gli effetti dei tagli di organico che, se pur contenuti da parte del ministero rispetto alle previsioni della legge finanziaria, in diversi territori stanno creando difficoltà. In Emilia-Romagna, ad esempio, i sindacati sono già sul piede di guerra per i rischi di riduzione del tempo pieno.

Segnali analoghi vengono dal Friuli, da Milano e da Napoli.

C’è poi la questione, non ancora risolta, delle risorse finanziarie per le scuole e di quelle specifiche per gli stipendi dei supplenti.

Per questo problema, che di giorno in giorno si sta facendo sempre più assillante, arrivano richieste di aiuto e di soccorso da parte di molti dirigenti scolastici che, nella loro veste di rappresentanti legali delle scuole, oltre alla preoccupazione del funzionamento del servizio, hanno anche il peso della responsabilità amministrativa per ritardi nei pagamenti a supplenti e fornitori.

L’avvicinarsi degli scioperi e il ritardo di erogazione dei fondi faranno aumentare probabilmente il livello di guardia di questa protesta.

Oggi a Bologna, dove è atteso il ministro, potrebbero esserci i primi segnali per evitare che le situazioni si facciano pesanti.