Studenti stranieri in aule separate e con più esami a fine anno, ma è solo una provocazione

Tutti gli alunni che abbiano almeno un genitore straniero devono essere immediatamente separati dai loro compagni. Continueranno a seguire le lezioni, ma in aule dedicate. Alla fine dell’anno scolastico dovranno poi sostenere due esami in più, uno che certifichi la conoscenza dell’italiano, l’atro quello della cultura italiana. Questo è il succo di una circolare girata nella scuola media “Pertini” di Vercelli secondo quanto riportato da Repubblica.it.

Dopo la lettura del circolare gli alunni stranieri sono diventati tristi, qualcuno è persino scoppiato in lacrime. E alla vista di questa scena i loro compagni hanno iniziato una vera e propria protesta. C’è chi ha iniziato a inveire contro gli insegnanti, chi ha impedito fisicamente che i ragazzi stranieri lasciassero l’aula e chi ha abbandonato la sua per sedersi in quella destinata a ospitare gli studenti oggetto di discriminazione. Un vero e proprio marasma al quale a un certo punto i docenti hanno dovuto mettere un punto rivelando a tutti che si trattava solamente di una provocazione. 

Provocazione che ha ottenuto l’esito sperato: l’insurrezione degli studenti nei confronti di un provvedimento tanto assurdo. Ovviamente i ragazzi con almeno un genitore straniero e le loro famiglie erano stati avvisati precedentemente dell’attività che si sarebbe svolta. La simulazione, ideata dalle professoresse Patrizia Pomati e Carolina Vergerio per il percorso didattico verso la Giornata della Memoria alla Giornata dei Giusti di ieri, 6 marzo, non è andata avanti a lungo, ma quanto è bastato per precipitare i ragazzi in uno dei periodi più bui della storia italiana:“L’esperimento è andato benissimo. Ci aspettavamo ovviamente una reazione, ma non della portata di quella che è stata – racconta, Ferdinanda Chiarello, la preside dell’istituto comprensivo di cui fa parte la Pertini – Forse se ci fosse stata una reazione così forte anche allora le cose sarebbero andate diversamente”.

In occasione della Giornata dei Giusti, la ministra dell’Istruzione Valeria Fedeli ha intanto dichiarato: “Che lottino contro i fondamentalismi, la pulizia etnica, i genocidi o che vengano in soccorso di quanti tentano di lasciare i propri Paesi dilaniati dalle guerre, i Giusti sono al contempo la spina nel fianco dei prepotenti e la parte migliore dell’umanità. Sono donne e uomini che scelgono di mettere a repentaglio la propria vita, il proprio status e il proprio benessere per una causa più alta, la salvezza di altri esseri umani”.