
Studenti sotto stress: aumentano pressione scolastica e solitudine. L’allarme dell’OMS

L’autunno del 2024 ha portato alla luce dati preoccupanti sull’andamento del benessere psicologico degli adolescenti in Europa. Un’analisi condotta dall’OMS Europa, in collaborazione con lo studio Health Behavior in School-aged Children (HBSC), ha rivelato infatti un quadro inquietante: la pressione scolastica sta salendo, il supporto familiare sta diminuendo e le disuguaglianze sociali stanno ampliando il divario tra le diverse realtà giovanili. Gli adolescenti, specialmente le ragazze, sono i principali soggetti colpiti da queste dinamiche che non solo minano le loro prestazioni scolastiche, ma ne intaccano anche la salute mentale.
Stress a scuola e a casa: un equilibrio sempre più difficile
Secondo il rapporto dell’OMS, uno dei fattori più rilevanti emersi è l’aumento significativo dello stress percepito dagli studenti, con un particolare accento sulla crescente pressione scolastica. I dati mostrano che un numero sempre maggiore di adolescenti afferma di sentirsi sopraffatto dai compiti e dalle attività scolastiche, con un impatto decisamente maggiore sulle ragazze. Tra le quindicenni, ben il 63% ha dichiarato di sentirsi sotto pressione, un dato in forte crescita rispetto al 54% del 2018. D’altra parte, la percentuale tra i ragazzi di quell’età si attesta al 43%, con una discrepanza di genere che diventa sempre più evidente.
Tuttavia, il dato più preoccupante non è solo il livello di stress scolastico, ma la difficoltà di ricevere il supporto adeguato da parte delle famiglie. La percentuale di adolescenti che segnalano un supporto familiare elevato è scesa drasticamente, dal 73% nel 2018 al 68% nel 2024. Per le ragazze, il calo è ancora più marcato, con solo il 64% che riferisce un buon sostegno familiare rispetto al 72% di sei anni fa. Le cause sono molteplici: la crescente difficoltà di conciliare il lavoro e la vita familiare da parte dei genitori, unita alla solitudine che spesso caratterizza le ore di studio autonomo, sta riducendo la qualità del supporto emotivo che i giovani ricevono a casa.
Le disuguaglianze sociali: un divario che cresce
Un altro dato allarmante riguarda le disuguaglianze sociali. Gli adolescenti provenienti da famiglie meno abbienti segnalano costantemente livelli più bassi di sostegno familiare e tra pari rispetto ai loro coetanei più benestanti. Ad esempio, il 62% degli adolescenti a basso reddito ha riferito un buon sostegno familiare, contro il 71% di quelli più abbienti. Allo stesso modo, le differenze nel supporto tra pari sono evidenti, con solo il 53% degli adolescenti a basso reddito che riceve un buon supporto rispetto al 62% dei ragazzi più ricchi.
Queste disuguaglianze hanno un impatto diretto sul benessere psicologico dei giovani, esacerbando la solitudine e l’isolamento sociale, e creando una frattura sempre più ampia tra le diverse classi sociali. La carenza di supporto e il senso di solitudine sono particolarmente gravi nelle famiglie in difficoltà economica, dove la disponibilità di tempo e risorse per un sostegno emotivo attivo è spesso limitata.
Le ragazze al centro della crisi
Il rapporto dell’OMS mette in evidenza anche una disparità di genere significativa. Le ragazze si trovano a dover affrontare un livello di stress più alto rispetto ai ragazzi, soprattutto per quanto riguarda la pressione scolastica. Non solo, ma sembrano anche avere meno possibilità di parlare dei loro problemi con i genitori. Mentre il 78% dei ragazzi afferma di poter parlare apertamente con il padre, solo il 62% delle ragazze si sente altrettanto supportata. La situazione è meno marcata nel caso delle madri, ma anche qui le ragazze (81%) sono meno propense dei ragazzi (86%) a sentirsi veramente comprese.
Queste difficoltà comunicative e il minore supporto emotivo contribuiscono a un quadro di stress crescente, che si riflette negativamente sulla salute mentale e sul rendimento scolastico delle adolescenti.
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