
Studenti contro alternanza scuola lavoro e maturità: manifestazioni in 40 città, tensioni a Torino

Oggi gli studenti sono scesi nuovamente nelle piazze italiane per manifestare contro l’alternanza scuola-lavoro e la maturità 2022. Si sono tenuti cortei e presidi in circa 40 città e a Torino, in particolare, si sono registrate tensioni e feriti. Alcune organizzazioni chiedono le dimissioni del Ministro dell’Istruzione Bianchi e del Ministro dell’Interno Lamorgese. Intanto lunedì prossimo, 21 febbraio, gli studenti saranno in audizione in Commissione Cultura alla Camera.
Tensioni dunque a Torino tra studenti e forze dell’ordine nei pressi della sede di Confindustria. Secondo quanto racconta Ansa.it, dopo aver lanciato uova di vernice contro la palazzina di via Vela, alcuni giovani hanno forzato il cancello di ingresso e tentato di entrare negli uffici, ma sono stati respinti a colpi di manganello. Sono stati sette i feriti tra le forze dell’ordine durante l’assalto. Si tratta di sei carabinieri, tra cui un ufficiale, e un funzionario di polizia. Gli studenti, sono ripartiti dopo una breve assemblea davanti agli uffici del Miur di corso Vittorio. Ai ragazzi è stato impedito di raggiungere la Prefettura.
“Gli studenti devono con nettezza prendere le distanze e condannare senza alcuna indulgenza tali episodi”, ha dichiarato il segretario del Silp Cgil, Daniele Tissone, commentando gli scontri durante il corteo degli studenti a Torino. “Noi poliziotti del Silp – spiega Tissone – siamo dalla parte della legalità e della tutela democratica del diritto a manifestare il dissenso ma questi episodi che colpiscono lavoratori in carne ed ossa non hanno niente a che vedere con il diritto a manifestare”. “Fermiamo nell’interesse di tutti questa spirale. È il tempo di incontrarci. La segreteria nazionale del Silp chiede alle organizzazioni degli studenti di incontrare i poliziotti – sindacalisti”, conclude. “Quello che sta accadendo in queste ore è la miglior risposta a tutte le strumentalizzazioni delle scorse settimane contro la polizia. Immagini e video chiarissimi nella loro durezza, a guidare gli studenti in protesta ci sono, come sempre, i professionisti del disordine dei centri sociali che stanno dando l’assalto a palazzi e forze dell’ordine schierate”. A dirlo il segretario generale provinciale del Siap, Pietro Di Lorenzo, a proposito degli incidenti avvenuti a Torino alla manifestazione degli studenti. “La politica ipocrita ha voluto scaricare sulla polizia in piazza la responsabilità di quanto accaduto le settimane scorse – accusa -, e mentre contiamo i primi feriti tra le nostre fila non possiamo che chiamarla a rispondere di quanto accade nelle nostre strade.
Il Coordinamento Nazionale Docenti della disciplina dei Diritti Umani “fa appello alla moderazione e al dialogo tra le parti, al fine di arrivare a soluzioni condivise ed in linea con i principi democratici e con il consegui-mento del successo formativo. Consideriamo importante in una fase così delicata per i nostri studenti ascoltare anche la com-ponente docente per avere un quadro più netto e completo della realtà scolastica. Ricordiamo a tutti che proprio gli insegnanti conoscono da vicino le problematiche e le dinamiche che si sviluppano all’interno delle singole classi, dopo cinque anni di percorso scolastico condiviso, ed hanno le competenze per contribuire a elaborare prove e strumenti di va-lutazione atti a valorizzare le capacità degli studenti”.
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