
Stalking e minacce a maestra, arrestati genitori di un alunno

Un caso drammatico di violenza verbale e intimidazioni ai danni di una maestra scuote la comunità di Segni, un piccolo comune di circa 9.000 abitanti alle porte di Roma. La vicenda, che si è protratta per quasi due anni, ha visto una coppia di genitori perseguitare l’insegnante del loro figlio, accusata di essere la causa del cattivo rendimento scolastico del ragazzo. La situazione è degenerata al punto che, il 19 dicembre scorso, la madre del giovane ha seguito la docente fuori dalla scuola, minacciandola con un bastone. L’insegnante, esasperata e impaurita, ha deciso di denunciare l’accaduto, portando all’arresto dei genitori.
Il calvario per la docente è iniziato nel gennaio del 2022, quando i genitori – lui di 44 anni e lei di 48 – hanno iniziato a molestare verbalmente la maestra, accusandola di non saper gestire il figlio e attribuendole la responsabilità delle sue difficoltà scolastiche. In uno degli episodi, il padre avrebbe anche brandito un bastone contro l’insegnante. Le intimidazioni non si sono fermate alle parole: i genitori hanno cominciato a seguire la maestra fino a casa sua, urlandole contro e minacciandola. A causa di queste aggressioni, la docente ha iniziato a temere per la sua sicurezza, tanto da chiedere ai colleghi di accompagnarla a casa per evitare di essere sola.
Il culmine della vicenda si è raggiunto a metà dicembre 2023, quando la madre dell’alunno ha seguito l’insegnante dopo la scuola, minacciandola con un bastone. Questo episodio ha spinto la maestra a rivolgersi alle autorità, presentando denuncia ai carabinieri. Le indagini, che hanno coinvolto anche il personale scolastico e le famiglie degli altri studenti della classe, hanno permesso di ricostruire i fatti e raccogliere prove sufficienti per l’arresto della coppia. I genitori sono stati sottoposti all’applicazione del braccialetto elettronico, con l’obbligo di non avvicinarsi né all’abitazione della docente né alla scuola.
Il caso ha suscitato un ampio dibattito e ha portato l’attenzione sulle difficoltà che il personale scolastico è costretto ad affrontare, soprattutto quando si trova a dover gestire situazioni delicate come quelle legate al rendimento scolastico di studenti con difficoltà. Il Ministro dell’Istruzione, Giuseppe Valditara, insieme al Ministro della Giustizia Carlo Nordio, ha annunciato l’intenzione di introdurre una legge che permetta l’arresto in flagranza per chi aggredisce o minaccia il personale scolastico. Una proposta che ha ottenuto il consenso di molte sigle sindacali, tra cui la Gilda degli Insegnanti, l’Associazione Nazionale Presidi (ANP) e DirigentiScuola.
L’iniziativa mira a garantire maggiore tutela per gli insegnanti, spesso esposti a comportamenti aggressivi e intimidatori da parte di genitori o studenti. La proposta di legge è un segnale importante per combattere l’escalation di violenza nelle scuole e per riaffermare il diritto degli insegnanti a lavorare in un ambiente sicuro e rispettato.
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