Spazi alternativi: un’alleanza educativa tra scuola statale e paritaria

Nell’emergenza Covid c’è una grande occasione di dimostrare che il nostro è un sistema pubblico integrato. La carenza di spazi e di aule dovuta alle regole di distanziamento può essere affrontata in una logica appunto integrata, coerente con la domanda formativa delle famiglie. Le scuole paritarie possono venire in soccorso delle statali, e viceversa, in relazione agli spazi disponibili, spesso esistenti soprattutto nelle paritarie a causa del diffuso calo di iscrizioni subito negli anni. Andrebbe fatta di comune intesa una ricognizione sul territorio, centro per centro, quartiere per quartiere, per utilizzare tutti gli spazi scolastici disponibili all’interno del sistema pubblico, che siano statali o non. Solo dove non si trovassero avrebbe senso cercare altri spazi in cinema, teatri, parrocchie, etc.

Al centro infatti deve esserci il servizio alle famiglie, reso da tutte le scuole che compongono il sistema di istruzione, finalmente unite in una grande alleanza educativa.

Riflettiamo: il nostro è un sistema che vacilla sotto:

  • gli alti livelli dispersione e di insuccesso scolastico (in vent’anni 3 milioni e mezzo di studenti hanno abbandonato la scuola statale su 11 milioni che hanno iniziato le superiori: un colossale e drammatico spreco di talenti),
  • i bassi livelli di apprendimento (il 30 per cento degli italiani tra 19 e 64 anni è analfabeta funzionale, ossia non è in grado di mettere in pratica ciò che ha studiato, il doppio rispetto alla media europea),
  • una preoccupante disomogeneità sul territorio (decenni di egualitarismo assoluto hanno prodotto una scuola iniqua e diseguale, oltre a rendere la bellissima professione di insegnante poco attraente per i più talentuosi e disincentivante per i più meritevoli).

Ebbene, un sistema di istruzione che soffre di queste patologie ha bisogno di tutte le energie possibili, delle migliori professionalità! O no?

Un’alleanza tra tutti gli attori è un’esigenza di interesse superiore e per realizzarla deve essere messa la scuola paritaria nelle condizioni di operare con serenità. Ogni euro speso a questo fine ha un rendimento molto elevato, perché se la paritaria chiudesse il costo per lo Stato per garantire il servizio sarebbe molto più alto.

Buttiamo via le lenti dell’ideologia miope, e mettiamo quelle del pragmatismo e della lungimiranza.