Sicurezza nelle scuole/1. Il 22 novembre è un simbolo. Servono risorse, senza nascondere il problema
In vista della ricorrenza della Giornata nazionale della sicurezza nelle scuole di sabato prossimo, 22 novembre, istituita dalla legge 107/2015 “Buona scuola”, il ministro dell’istruzione e del merito Valditara ha inviato una lettera ai dirigenti scolastici, ai docenti, agli alunni, alle loro famiglie e a tutti gli operatori scolastici per ricordare innanzitutto le vittime degli incidenti scolastici. In particolare, ha evidenziato che la data del 22 novembre ricorda il tragico incidente avvenuto nel 2008 al liceo “Darwin” di Rivoli, in cui perse la vita il giovane studente Vito Scafidi, in memoria di tutte le vittime causate dall’assenza di adeguate misure di sicurezza.
“Questa giornata – ha sottolineato il ministro – è dedicata alla promozione della sicurezza e alla prevenzione dei rischi nelle scuole, luogo in cui si cresce, in cui ognuno può costruire la propria personalità, coltivare i propri talenti e guardare al futuro. Il Ministero dell’Istruzione e del Merito ritiene infatti prioritario garantire ai ragazzi degli spazi sicuri e idonei all’apprendimento, alla socializzazione e alla convivenza civile, intervenendo sugli edifici scolastici dal punto di vista strutturale, energetico, impiantistico e dell’accessibilità”.
Nella sua lettera il ministro ha sottolineato gli interventi finanziari in corso per la costruzione di nuove scuole innovative e interventi sul patrimonio edilizio scolastico per conseguire l’adeguamento strutturale e antisismico, la messa in sicurezza di solai e controsoffitti, l’eliminazione delle barriere architettoniche e l’utilizzo di soluzioni di efficientamento energetico.
Ha concluso il suo messaggio comunicando che sarà riconvocato l’Osservatorio dell’edilizia scolastica. Il dossier di Tuttoscuola sull’edilizia scolastica, con dati inediti per singolo edificio che hanno fatto comprendere che solo un edificio su 10 è conforme alla normativa sulla sicurezza, ha attirato fortemente l’attenzione sul tema. E ha anche fatto emergere che l’Anagrafe per l’edilizia scolastica offre dati parziali e non aggiornati, come esplicitato da chi la gestisce.
Ben vengano, dunque, nuove risorse finanziarie per colmare il fabbisogno per mettere a norma l’edilizia scolastica che nell’ultimo decennio sembra non avere compiuto passi significativi per migliorare i livelli esistenti, come risulta tuttora anche dagli ultimi dati dell’anagrafe dell’edilizia scolastica pubblicati sul Portale unico del MIM, relativi, in particolare, a:
- certificazioni relative alla sicurezza
- normativa antisismica
- accorgimenti per la riduzione dei consumi energetici
- accorgimenti per il superamento delle barriere architettoniche
- impianti di riscaldamento e condizionamento dell’aria
- presenza di ambiti funzionali (aule informatiche, mense e palestre)
In particolare, per le prime aree Tuttoscuola ha rilevato dal Portale unico livelli complessivi delle certificazioni tuttora sotto il 40%.
All’interno di queste sei aree per circa 40mila edifici scolastici si sviluppa un volume complessivo di oltre 800mila interventi a carico di Comuni e Province (proprietari degli edifici e quindi anche responsabili della sicurezza), una quantità incredibile che dà la misura dell’onere amministrativo e finanziario che grava sugli Enti Locali, senza considerare che gli stessi devono sostenere anche il peso della manutenzione ordinaria e straordinaria degli edifici, nonché le spese ordinarie di gestione per consumi elettrici, di acqua e di riscaldamento.
Occorrono miliardi e miliardi di euro per normalizzare la situazione dell’edilizia scolastica. Basti pensare che le azioni di investimento in corso – secondo quanto comunicato dal MIM – riguardano circa 10 mila edifici, mentre sono almeno 36 mila gli edifici che non sono in linea con i requisiti di sicurezza previsti. Ma sembra che il mondo politico, a partire dal Parlamento e dagli enti territoriali, e a parte il MIM che ovviamente è preoccupato, non ne abbia piena consapevolezza.
Di edilizia scolastica si parla lunedì 17 novembre alle 10:30 a “Tutti in classe” su RadioRai 1, la trasmissione condotta da Paola Guarnieri. Interverrà il nostro Sergio Govi.
Per approfondimenti:
– Dopo l’indagine di Tuttoscuola, il Ministero sollecita i dati mancanti sulla sicurezza
– Edifici scolastici: il 90% non è a norma di sicurezza
– I numeri che preoccupano, nel Belpaese a rischio sismico
– Dossier edilizia scolastica/2. Una cartina di tornasole del Paese
– Solo un edificio scolastico su dieci possiede tutte le certificazioni per la sicurezza
– La mappa degli edifici ‘totalmente irregolari’
– Quel 10% di edifici scolastici a norma di sicurezza
– Collaudo statico degli edifici scolastici al 53,3%. Il Mezzogiorno al 44%, il Nord al 66%
© RIPRODUZIONE RISERVATA
Solo gli utenti registrati possono commentare!
Effettua il Login o Registrati
oppure accedi via