Si possono fare 65 mila assunzioni subito, dice la Cisl-scuola

Il ministro Gelmini ha, dunque, preannunciato un’intesa con il ministro Tremonti per l’immissione in ruolo di 20-30 mila precari, lasciando intendere che quella quota rappresenta il massimo possibile che si può fare ora.

Ma, provvedimenti legislativi a parte, è proprio così? È questo tutto quello che si può fare ora?

Secondo la Cisl-scuola, no. Il sindacato di Francesco Scrima ha elaborato con precisione tabelle regionali di comparazione, per docenti e Ata, che considerano le cessazioni dal servizio con effetto 1° settembre 2011, le attuali disponibilità preesistenti di posti vacanti, i docenti di ruolo in esubero rimasti senza sede dopo i tagli precedenti, i tagli previsti con effetto 1° settembre 2011, individuando in questo modo il numero (ufficioso ma attendibile) delle assunzioni possibili.

Assunzioni possibili che risultano in numero nettamente superiore a quelle dichiarate dal ministro (a meno che la Gelmini si riferisse soltanto al reclutamento dei docenti).

Per l’esattezza risulterebbe possibile assumere in ruolo dal prossimo settembre 35.899 Ata e 29.108 docenti per un totale complessivo di 65.007 unità.

I dati della Cisl-scuola si possono così sintetizzare in questo prospetto ( http://www.tuttoscuola.com/ts_news_484-1.doc ).

Secondo le elaborazioni della Cisl-scuola, dei 29.108 posti di docente previsti ben 5.104 andrebbero in Lombardia; il Nord disporrebbe di quasi 14.600 posti, mentre il centro sud ne riceverebbe circa 14.300; alle Isole i restanti 380 posti.

Per il personale Ata il Nord Ovest farebbe la parte del leone con 11.129 assunzioni su 35.899 previste, con la Lombardia che da sola supererebbe quota 7.160.

Tra docenti e Ata la spartizione delle assunzioni avrebbe questo esito: Nord Ovest 19.554 posti, Nord Est 12.633, Centro 15.469, Sud 14.054 e Isole 3.269.

Va sottolineato che la sola stabilizzazione dei precari penalizzerebbe soprattutto i giovani laureati. Da qui l’esigenza di trovare un giusto compromesso tra l’azzeramento delle graduatorie ad esaurimento e la chiusura del sistema scuola ai giovani ai quali nessuno, almeno stando alle dichiarazioni, intende rubare il futuro. La messa in campo di un diversificato sistema di accesso al mondo della scuola (scorrimento delle graduatorie ad esaurimento e parallelo concorso ordinario di selezione) offrirebbe subito a quei giovani più competitivi e dinamici la possibilità di partecipare  ai concorsi di selezione e rappresentare le energie necessarie per innovare la scuola.