Si parte: ecco il piano di battaglia
È un vero e proprio piano di battaglia quello predisposto dai funzionari del ministero dell’Istruzione per vincere, o almeno domare, l’irregolare avvio dell’anno scolastico. Un piano fatto di strategie, di linee d’azione, di scadenze, di “chi fa cosa” che metterà a prova l’intero sistema dell’organizzazione scolastica. Vediamolo.
Dal 27 al 31 agosto la prova del fuoco: nominare più di 30 mila persone in ruolo. Sei-settemila nomine al giorno presso tutti gli uffici scolastici del territorio nazionale.
E, come nelle migliori (o peggiori) favole, allo “scoccar della mezzanotte” l’incanto finirà; al 31 agosto chi è dentro è dentro e chi è fuori è fuori (dal ruolo).
Pausa di fine settimana, poi il 3 settembre tocca – per la prima volta – ai dirigenti scolastici che debbono accertare ed eventualmente integrare i posti da ricoprire con supplenza annua nella propria istituzione. Via on-line l’integrazione e dopo il 3 chi è fuori è fuori, cioè il sistema assume definitivamente i dati esistenti.
Pausa di assestamento e poi il 5 settembre gli uffici scolastici provinciali fanno il raffronto finale fra i posti coperti con le immissioni in ruolo e i posti da ricoprire con supplenza annua per predisporre la nuova battaglia delle nomine di supplenza decentrate direttamente sugli istituti.
Il 6 si comincia: prima le nomine annue, poi le nomine fino al termine delle attività didattiche, poi infine le nomine su spezzone di cattedra. E decisiva sarà l’organizzazione di istituti coordinati da capifila, altrimenti potrebbe essere il caos.
Dalla prossima settimana leggeremo i bollettini di guerra.
Si piangerà con mestizia o si brinderà con Letizia?
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