Sentenza del pettine, pressing della Cisl sul Tar

Già un mese fa la Cisl-scuola aveva chiesto al Tar Lazio, con una lettera aperta pubblicata sul sito sindacale, di chiarire la propria posizione in ordine all’applicazione della nota sentenza della Consulta sugli inserimenti a pettine nelle graduatorie ad esaurimento.

Ora, nuovamente il segretario generale della Cisl  scuola, Francesco Scrima, invita ancora una volta il Tar a rendere nota la decisione presa in materia di graduatorie.

Ci chiedevamo, un mese fa, come mai il Tar Lazio tardasse così tanto a rendere note le decisioni assunte lo scorso 3 marzo in camera di consiglio sul contenzioso di cui era stato investito in merito alle modalità di inclusione nelle graduatorie a esaurimento. Ce lo chiedevamo preoccupati per il protrarsi di una condizione di ‘provvisorietà’ in cui a tante persone è negata una chiara percezione dei propri diritti, mentre sono messe fortemente in discussione le loro aspettative. Si è infatti proceduto, nell’attesa della sentenza, a inserimenti a pettine in graduatoria disposti da un commissario ad acta in esecuzione di provvedimenti cautelari, la cui ragion d’essere si giustifica solo in mancanza di una decisione del Tribunale”.

Quel riferimento al commissario ad acta che dovrebbe agire in esecuzione di provvedimenti cautelari, ma che, invece, ha proceduto comunque nei confronti dell’Amministrazione, sembra quasi nascondere, da parte sindacale, un dubbio di legittimità per quell’operato piuttosto anomalo.

“Poiché la decisione è stata presa da tempo, sarebbe doveroso – fa notare Scrima – renderla nota e ripristinare un quadro di piena trasparenza e certezza di cui tutti dovrebbero avvertire il bisogno: sono sempre di più coloro che si chiedono quanto sia giustificabile questo ritardo, mentre si dovrebbe far di tutto per non alimentare ulteriormente un contenzioso già troppo lungo e lacerante”.

Nella conclusione di Scrima i toni si alzano e fanno intravvedere il proposito di un azione dirompente. “Ribadiamo, quindi, e con più forza, la richiesta fatta un mese fa, convinti che la situazione debba essere chiarita in tempo utile, prima che le graduatorie siano utilizzate nell’imminente tornata di assunzioni. Si dia immediata pubblicazione alla sentenza: siamo pronti a richiamare su tutto questo, se necessario – conclude il leader della Cisl scuola – l’attenzione delle più alte sedi istituzionali”.