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Se ci sono libri in casa, i ragazzi leggono di più

Annualmente l’ISTAT effettua una indagine sulla lettura di libri in Italia che rileva una serie di informazioni sul tempo che le viene dedicato, sul profilo dei lettori, sulla dotazione delle biblioteche domestiche,.

Secondo quanto emerge dall’indagine 2009, pubblicata lo scorso 12 maggio, l’accostamento alla lettura è un processo complesso, certamente condizionato da i fattori psicologici, relazionali, sociali e culturali.

Riferendosi ai bambini e ai ragazzi e al loro modo di accostarsi alla lettura, l’ISTAT rileva che gli stimoli offerti dai genitori possono influenzare in modo determinante l’interessamento ai libri.

Uno degli elementi che maggiormente sembra influire sulle abitudini di lettura dei ragazzi, strettamente connesso con il titolo di studio e con il comportamento di lettura dei genitori, è il numero di libri che una famiglia ha nella propria in casa. Ciò sembra dire che se ci sono libri, ragazzi e bambini leggono di più.

I dati presentati dall’ISTAT, infatti, evidenziano un significativo incremento di giovani lettori nelle famiglie con una fornita biblioteca.

Tra gli intervistati (circa 19mila famiglie), circa il 64,7% dei figli di 11-14 anni ha dichiarato di aver letto almeno un libro nel tempo libero nei 12 mesi precedenti l’intervista; la percentuale sale notevolmente, attestandosi all’84% circa, nel caso in cui in casa siano presenti più di 200 libri.

Se invece, in casa non vi sono libri, la percentuale di giovani lettori scende al 29,6%.

Il testo completo dell’indagine può essere consultato sul sito dell’ISTAT (www.istat.it).

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