Sdoganare la III fascia con 36 mesi di servizio?

Precariato/2

Alla luce della situazione che si prospetta, dopo avere espresso talune considerazioni critiche sul ricorso all’unico canale di reclutamento del concorso per titoli ed esami, la Cisl-scuola propone di riconfermare, rivisitandola, la logica del doppio canale, recuperandone la ratio originaria, rivisitandone in modo più attuale i requisiti e soprattutto garantendone in modo puntuale e regolare la periodicità delle procedure. Un rilancio del secondo canale che potrebbe corrispondere in modo equilibrato a molteplici esigenze, sia sul versante delle attese del personale che su quello del buon andamento del servizio, che dovrebbe garantire un qualificato apporto professionale al sistema, offrire opportunità di accesso all’insegnamento, con periodicità regolare, alle leve più giovani  consentire riconoscimento e valorizzazione dell’esperienza acquisita “sul campo”, attraverso la stabilizzazione dei rapporti di lavoro reiterati oltre un certo limite.

Partendo dalla constatazione che nelle graduatorie d’istituto di II e III fascia, utilizzate esclusivamente per le supplenze, è iscritto attualmente quasi mezzo milione di docenti, di cui almeno il 10% ha già prestato servizio per almeno 36 mesi (19.126 nel I grado e 36.478 nel 10 II grado), la Cisl-scuola, nel suo dossier “Più stabilità al lavoro – Più qualità al servizio”, si chiede: “non sarebbe più saggia, realistica e opportuna una rivisitazione del sistema a due canali, tenendo conto infine anche di quanto le direttive europee e la giurisprudenza affermano circa il diritto alla stabilizzazione del rapporto di lavoro in presenza di reiterati contratti a termine?”

Nell’ambito di un’auspicata “rivisitazione” del doppio canale di reclutamento in sede normativa – conclude il documento – occorrerebbe fra l’altro prevedere una aggregazione in ambito provinciale delle graduatorie di istituto, onde poterle utilizzare per la quota di assunzioni ad esse destinata.

“Si tratta di misure che potrebbero anche caratterizzare nell’immediato una fase transitoria, in attesa di una più compiuta e meditata definizione di un rinnovato sistema di reclutamento per il quale andrebbe anche ricostituita una necessaria omogeneità fra i diversi gradi di scuola, superando l’attuale diversificazione delle procedure e avendo completato nel frattempo anche lo svolgimento delle prove concorsuali straordinarie per infanzia e primaria”.