Scuole confessionali, attenzione alla discriminazione

“Dal momento che il sistema scolastico italiano accoglie e raccoglie casi di scuole confessionali cattoliche, sarebbe discriminatorio escludere dal panorama scolastico italiano scuole arabe. L’integrazione è frutto non solo di necessità di dialogo, ma anche e soprattutto, di desiderio di condividere valori e principi”.

E’ quanto dichiara Maria Pellegatta senatrice del gruppo Verdi-Pdci e Vicepresidente della VII Commissione.

“La scuola pubblica deve essere luogo di integrazione e di incontro di culture e confessioni religiose diverse – afferma l’esponente del Pdci, che aggiunge -: Ovviamente concordo con l’indicazione del Ministro Fioroni: nessuna scuola puo’ aprire senza le necessarie autorizzazioni. Tutti devono rispettare le regole, affinch‚ i bambini abbiano uguale diritto alla istruzione. Ma questo grande tema, di confronto nella nostra società che cambia con l’ingresso e il contributo dei migranti, non deve essere lasciato alla demagogia, ma alle regole”.

“Non sorprende – conclude Pellegatta – che a chiedere la chiusura della scuola araba, che non ha i requisiti che consentono l’apertura, sia la Lega Nord, la stessa che con le proprie tradizioni posticcie e il proprio folklore, quando era al Governo, ha ottenuto l’autorizzazione per una sua scuola privata elementare a Varese che ha chiamato “bosina”. Temi come questi richiedono molto di piú che demagogia a basso costo e identità inventate a tavolino fondate sulla paura del diverso”.