Scuola Spa, le Province dicono no

Ieri il quotidiano Il Sole 24 Ore ha diffuso la notizia, secondo la quale il Governo starebbe studiando una “Scuole spa”, ossia una società per azioni cui conferire la proprietà degli edifici scolastici e la competenza per la loro manutenzione e messa in sicurezza, oggi in carico agli enti locali.

L’ipotesi allo studio prenderebbe in considerazione anche la partecipazione al progetto degli enti previdenziali che potrebbero entrare nel capitale della società per azioni. Il rendimento sarebbe garantito dall’incasso di canoni di locazione pagati dagli enti locali, oggi proprietari degli immobili interessati al progetto. La formula, vicina a un project financing freddo, potrebbe essere aperta ad altri soggetti pubblici e privati.

Al ministero della Pubblica istruzione – spiegava l’articolo del quotidiano di Confindustria – fanno notare che il consenso degli enti locali è uno degli aspetti delicati dell’operazione”.

E la prima risposta degli enti locali è molto negativa. Questo infatti è il primo commento del vice presidente vicario dell’Upi, Antonio Saitta, presidente della Provincia di Torino: “L’ipotesi di creare una Scuola Spa per la gestione degli edifici scolatici è del tutto improponibile. Ci auguriamo che il Governo voglia quanto prima smentire le notizie diffuse in tal senso dalla stampa, dimostrando nei fatti la volontà di costruire un sistema istituzionale federale, abbandonando ogni proposta che riporta indietro il Paese ad un centralismo che ritenevamo ormai superato“.

“Una ipotesi inaccettabile per gli Enti locali e per le Province in particolare, che gestiscono 3226 istituti scolastici di scuola secondaria (licei, istituti tecnici e professionali) ripartiti in 5179 edifici scolastici composti da 120.000 classi che accolgono complessivamente circa 2.700.000 alunni. Invece di attardarsi in inutili dibattiti su interventi estemporanei – sottolinea il presidente Saitta – il Governo lavori con le Province e con i Comuni alla definizione di un Piano nazionale straordinario per la scuola, e sblocchi i fondi destinati alla manutenzione e alla messa in sicurezza degli edifici. E’ in queste scelte che si misura la volontà di costruire un sistema istituzionale federalista che fondi sui territori e sulle istituzioni locali l’amministrazione del Paese“.

La smentita del governo però ancora non è arrivata, anche se il Corriere della Sera, in un articolo di oggi, circoscrive la portata del possibile provvedimento: “…si sarebbe deciso di limitare l’attività della Spa alla costruzione degli edifici nuovi“.