Tuttoscuola: Non solo statale

Scuola e politica/3. La ‘Buona Scuola’ favorisce la libertà di scelta?

Nel documento sottoposto alla consultazione si prevede di estendere il Sistema Nazionale di Valutazione anche alle scuole paritarie (“Il Sistema Nazionale di Valutazione (SNV), previsto dal Decreto del Presidente della Repubblica n. 80 del 2013, sarà reso operativo dal prossimo anno scolastico per tutte le scuole pubbliche, statali e paritarie”).

La parificazione ai fini valutativi di tutte le scuole del servizio pubblico, statali e paritarie, unita alla possibilità per le scuole statali di “chiamare” almeno una parte degli insegnanti, quelli del costituendo organico funzionale (possibilità di scelta che finora era riservata solo alle paritarie), sono fattori di avvicinamento dei sue sottosistemi in cui è articolata in Italia la ‘scuola pubblica’. Una direzione verso la quale si muove l’intero documento, ispirato ai principi della trasparenza dell’offerta formativa da parte di tutti i soggetti in campo, che dovranno informare e rendere conto online all’utenza tramite “Scuola in chiaro”. I genitori saranno così più liberi di fare scelte informate e consapevoli tra tutte le scuole?

La risposta del Moige (Movimento italiano genitori) è nettamente negativa perché “la parità delle scuole non statali riguarderebbe (in negativo) solo la valutazione e non l’allineamento dei costi standard”, l’unica via che porterebbe a un “sistema competitivo tra le migliori esperienze di scuola, statali e della società, entro le quali i genitori possano scegliere senza insormontabili impedimenti economici”.

Sul tema si nota tuttavia, in generale, una certa cautela da parte del mondo delle scuole non statali, che è probabilmente in attesa di comprendere meglio la portata per molti aspetti rivoluzionaria di una impostazione, come quella che ispira il documento ‘La Buona Scuola’ che fa dipendere dalla qualità della scuola, di tutta la scuola, lo stesso futuro del sistema-Paese. 

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