Scozia. Prove di lingua e matematica per i tirocinanti

Il governo scozzese pare intenzionato a sottoporre gli insegnanti tirocinanti a specifiche prove di valutazione.

Sarà infatti pubblicato domani un report, commissionato dal governo scozzese lo scorso febbraio all’ex capo degli ispettori scozzesi, le cui conclusioni vanno nella direzione di un maggior controllo delle competenze nelle due discipline chiave della lingua e della matematica possedute dagli aspiranti all’insegnamento.

Obiettivo principale della futura prova è quello di selezionare, prima ancora che vengano assunti, gli insegnanti con le migliori qualifiche, in grado di assicurare, almeno in teoria, risultati di maggiore spessore.

Il report sarà presentato domani dal ministro scozzese per l’istruzione il quale illustrerà questo punto assieme ad altre iniziative quali il potenziamento del tirocinio in situazioni pratiche di insegnamento della lingua e della matematica. In particolare, questo ultimo punto appare particolarmente critico alla luce delle risultanze del report da cui si ricava che gli insegnanti di prima nomina hanno competenze didattiche e pratiche piuttosto generiche circa l’insegnamento delle discipline chiave, da tempo al centro sia delle rilevazioni internazionali, come le OCSE-PISA, che delle prove di verifica e valutazione nazionali.

Intanto, lo stesso mondo accademico si interroga sulla qualità e il grado di approfondimento dei percorsi di istruzione universitaria riservati ai futuri docenti. Si tratta di stabilire quale standard di approfondimento richiedere perché la lingua e la matematica non vengano mal interpretate come semplici esercizi grammaticali o aritmetici, senza dare gli strumenti per far comprendere e trasmettere agli alunni come realmente funzionino.