Scozia: novità per la formazione dei docenti

La formazione iniziale degli insegnanti scozzesi dovrebbe essere più breve, costare di meno ed essere più centrata sul lavoro in classe rispetto a quella che viene normalmente impartita dalle università.

Lo propone una organizzazione specializzata nel settore, la “Tapestry Learning Partnership”, che ha chiesto al General Teaching Council for Scotland, competente in materia, di accreditare a partire dal 2008 nuovi programmi di formazione dei docenti basati sui metodi introdotti ad Harvard da David Perkins e in Israele da Reuven Feuerstein. Metodi che si articolerebbero in 8 moduli (contro i 12 attualmente previsti nelle università), darebbero molto più spazio alle esercitazioni pratiche e al tirocinio e conferirebbero l’abilitazione all’insegnamento in luogo del tradizionale “Master” accademico.

Secondo quanto riferito dal “Times Educational Supplement” (www.tes.co.uk) in un articolo dedicato alla questione, un ostacolo potrebbe essere costituito dal fatto che finora non sono stati accreditati corsi di durata inferiore a quella prevista dalle università (12 moduli), ma la “Tapestry” (che è diretta, comunque, da docenti universitari) conta su una maggiore flessibilità da parte del General Teaching Council. Gli 8 moduli sarebbero erogati per metà on line (quelli più teorici, di cui uno dedicato alle intelligenze multiple), ma favorendo l’apprendimento collaborativo, e per l’altra metà attraverso forme di ricerca-azione in classe che utilizzerebbero le tecniche di insegnamento individualizzato messe a punto in particolare da Feuerstein.